Imperfetta l’agenzia di modelle non conformi

Nato come progetto Instagram in pieno lockdown per evidenziare le donne comuni e le loro ‘imperfezioni’ si è trasformato in un’agenzia di modelle che mira a ridefinire le nozioni di bellezza in Italia. E’ l’agenzia Imperfetta, fondata nel 2020 da Carlotta Giancane con un casting book pieno di modelle contro gli standard di bellezza prestabiliti del settore.

Sono di tutte le dimensioni ed età, abbracciano lo spettro di genere, alcuni con disabilità o condizioni mediche come alopecia o vitiligine, cicatrici visibili o che hanno perso gli arti. Tali agenzie sono esistite altrove in Europa e negli Stati Uniti. Questa è la prima in Italia. Conta ora più oltre ‘100 muse’, che grazie all’iniziativa hanno preso parte a spot tv, campagne di sensibilizzazione in collaborazione con brand di fama nazionale e internazionale, hanno posato per riviste e fotografi famosi ed hanno anche sfilato sulle passerelle della Milano Fashion Week. Grazie al successo raggiunto, tra le novità degli ultimi mesi, c’è anche l’apertura a progetti di moda maschile e gender-fluid. In occasione del primo anniversario è stato tra l’altro realizzato uno shooting dal titolo Diversity is Beauty con alcune delle muse: la grey model e influencer Valeria Sechi, portavoce di una generazione poco rappresentata da moda e media; la modella Andra Bianca Radulescu, a cui è stata amputata una gamba; l’attrice e modella plus-size Francesca Bruni Ercole; la giovane modella albina e ipovedente Lucia della Ratta; Fatima Mennella, modella con la sindrome di Down.


Valorizzare la diversità in modo inclusivo, contribuendo all’affermazione di una nuova generazione di “modelle”. Questa la mission di I’MPERFETTA PROJECT, la real people agency fondata da Carlotta Giancane. “Tutto si è sviluppato e ha preso forma in piena pandemia. Abbiamo superato insieme tante difficoltà, senza mai perdere di vista il nostro obiettivo. Per me, come per tutte le modelle che fanno parte di questa iniziativa, è infatti fondamentale continuare a collaborare per incoraggiare le donne a riappacificarsi con il proprio corpo, normalizzando le imperfezioni che rendono ognuna di loro unica”, afferma Giancane. “Invece di seppellirla nell’insicurezza, nella vergogna, nella paura del giudizio, lasciamo che la nostra personalità fluttui, brilli, esploda perché tutti possano vederla. É quella la nostra bellezza”, dicono.

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