Paolo Conte, per la prima volta un cantautore sul palco della Scala in un concerto storico

Paolo Conte, per la prima volta un cantautore sul palco della Scala in un concerto storico

Serata evento al Piermarini. Paolo Conte è stato il primo nella storia a esibirsi con un suo repertorio. Una scelta che ha suscitato diverse polemiche negli scorsi giorni. Applausi continui e standing ovation in un teatro sold out per lo chansonnier astigiano oggi 86enne. Tra il pubblico Paolo Sorrentino, Maurizio Cattelan, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Madame e i sottosegretari alla Cultura Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi

Sotto le stelle del Jazz, Paolo Conte ha illuminato la Scala di Milano e segnato un momento storico per il Teatro che per la prima volta ha visto salire sul palco un cantautore con un suo repertorio. Per la Scala è un riconoscimento della statura iconica raggiunta dall’artista nel panorama musicale del nostro Paese e del suo apprezzamento internazionale.

Un concerto straordinario nel vero senso del termine. Fuori dall’ordinario, andato sold out in 24 ore.

ARTE, VOCE, MUSICA E POESIA 

Accompagnato da un ensemble di 11 musicisti e tre coriste, il cantautore ha raccontato il suo  mondo. Fatto di verdi milonghe, gioco d’azzardo e impermeabili, per citare alcuni titoli delle sue canzoni. Arte, musica, voce, parole, poesia.

Tanti gli artisti in platea. Tra questi Paolo Sorrentino, Biagio Antonacci, Madame, Maurizio Cattelan e Giuliano Sangiorgi.

“Quello che io stesso ho provato a sfiorare dei più grandi è sempre la profondità che riescono a raggiungere pur essendo leggeri. In quei micropassaggi di armonia e di parole di Paolo Conte c’è tutta la storia del mondo” ha sottolineato a Sky Tg24 Giuliano Sangiorgi. 

OLTRE LE POLEMICHE

Presente anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha risposto così a chi ha contestato la scelta di far entrare al Piermarini una musica troppo leggera.

“Il repertorio è talmente consacrato, che ci piacciano o no parliamo di cantautori che hanno accompagnato e segnato la nostra storia. Per questo le porte della Scala devono essere aperte a quelli che sono diventati memorabili. E quindi ad esempio Ornella Vanoni, Gino Paoli, Adriano Celentano. Il repertorio deve essere esteso a tutto quello che ci appartiene e che è musica viva”. 
Il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer ha sottolineato: “E’ una bellissima serata, sono per chi costruisce ponti non barriere”. 

Dal palco, e in questi giorni, nessun commento da Paolo Conte. Ma al termine della prima parte ha aggiunto a sorpresa la sua “Dal loggione” e fatto scivolare via, con la musica, le polemiche. 

PROSSIME DATE

Per chi non ha potuto assistere al concerto resta la possibilità di rivedere il concerto che è stato filmato o di prendere i biglietti per i prossimi concerti: il 20 maggio la nuova data annunciata al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 6 giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma di Roma, il 15 luglio a Perugia, in occasione di Umbria Jazz, e il 21 luglio in Piazza della Santissima Annunziata a Firenze all’interno del Musart Festival.





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