Arianna Rapaccioni dedica un commovente pensiero all’ex calciatore, morto a dicembre a causa della leucemia
Sinisa Mihajlovic avrebbe compiuto 54 anni il 20 febbraio, e sua moglie Arianna Rapaccioni celebra la ricorrenza su Instagram.
Posta la foto in bianco e nero di un momento di felicità, in cui lei e l’allenatore del Bologna morto a dicembre a causa di una leucemia posano felici e sorridenti insieme, e scrive: “Buon compleanno in Pardiso”. Al suo augurio si associano tanti follower e amici vip del campione.
Sinisa Mihajlovic è scomparso il 16 dicembre, al termine di una lotta lunga 5 anni con la leucemia. “Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”, aveva scritto Arianna Rapaccioni su Instagram nel giorno della scomparsa del marito, postando uno scatto in coppia con lui. Da quel momento non ha mai smesso di pubblicare dediche d’amore e dolci ricordi dell’uomo con cui era sposata dal 1996.
L’amore tra Sinisa e Arianna
Sinisa Mihajlovic e Arianna Rapaccioni si sono conosciuti nel 1995 in un ristorante di Roma. In quel periodo lei si stava facendo strada in tv, lui era già una stella del calcio. Per amore Arianna ha rinunciato alla carriera e nel 1996 ha sposato Sinisa. Dalla loro unione sono nati cinque figli: Viktorija e Virginia, poi Miroslav, Dushan e Nicholas. La secondogenita li ha resi nonni poco più di un anno fa di Violante: la notizia della gravidanza aveva fatto crollare l’ex calciatore in un pianto di gioia che aveva commosso milioni di follower.
La malattia
Sinisa Mihajlovic ha combattuto con la leucemia per cinque anni. “Affronterò questa sfida a petto in fuori e vincerò la battaglia”, aveva promesso, e così è stato. Ha affrontato tre cicli di chemio e per un periodo era sembrato che stesse vincendo la sua battaglia. A marzo 2022 l’annuncio che la malattia era tornata ad aggredirlo e l’allenatore era stato di nuovo ricoverato: “Questa malattia è molto coraggiosa nel tornare ad affrontare un avversario come me, ma sono pronto a darle un’altra lezione”, disse in quell’occasione. Il 16 dicembre il male ha avuto la meglio, ma il ricordo del campione resterà per sempre: prima di tutto nel cuore dei suoi familiari e poi in quello di migliaia di tifosi.