Fabio Rovazzi a tu per tu con Harrison Ford. Lo straordinario incontro è avvenuto a Taormina in occasione dell’anteprima italiana di “Indiana Jones e il Quadrante del Destino”, quinto, ultimo e attesissimo capitolo dell’iconico franchise di Indiana Jones (uscito nelle sale italiane il 28 giugno. Anche questa volta come per tutte le cose che produce Fabio Rovazzi, appassionato di cinema d’azione e grande conoscitore di cinema americano dirige e monta magistralmente le riprese dell’incontro quasi come fosse un cortometraggio. E il video è ora visibile sul canale YouTube di Rovazzi.
Come per tutte le cose che produce, Fabio Rovazzi, appassionato di cinema d’azione e grande conoscitore di cinema americano dirige e monta magistralmente le riprese dell’incontro quasi come fosse un cortometraggio. Ne emerge una piacevole conversazione sull’eccezionale carriera artistica dell’attore statunitense che raramente si concede nel raccontarsi in maniera cosi’ amabile e spontanea.
Seduti in poltrona davanti a un petit dejeuner si nota un Rovazzi emozionato e con un leggero timore reverenziale, munito di lista di domande mentre Ford si mostra comprensivo e generoso nei confronti di Fabio, leggendo nei suoi occhi e nelle sue parole la grande passione, l’ammirazione e la sua preparazione. Si passa dal cacciatore di replicanti Rick Deckard di “Blade Runner” al contrabbandiere spaziale Han Solo di “Star Wars” fino ad arrivare naturalmente all’archeologo Indiana Jones. Un incontro che fa emergere la grande umanità dell’attore che alla soglia dei suoi 81 anni ci tiene a dire che si ritiene molto fortunato per ciò che ha avuto e per aver lavorato con grandissimi registi come Sidney Pollak, Steven Spielberg, George Lucas, Alan Pakula, Francis Ford Coppola, Ridley Scott… ma soprattutto è grato al suo pubblico che ama chiamare “customers” ovvero clienti a cui bisogna sempre portare rispetto.
Harrison Ford ci ha tenuto a spiegare la scelta di interpretare ancora una volta Indiana Jones: per mostrare come l’iconico personaggio nonostante l’inevitabile trascorrere degli anni, non abbia perso il suo coraggio, la sua astuzia e la sua convinzione. Rovazzi non si fa intimidire e si permette di incalzare Harrison Ford riproponendo la domanda che gli è stata posta al Festival del cinema di Cannes: “Se tu avessi a disposizione una macchina del tempo dove ti piacerebbe andare?”. Se in Francia la risposta è stata: “Vorrei tornare a casa”, in questo caso ci pensa e dice: “Mi piacerebbe conoscere Abraham Lincoln, Presidente americano che ha servito gli Stati Uniti durante la guerra civile unificando l’America e abolendo la schiavitù”.
L’incontro si chiude con un pensiero che porta Fabio a ricordare il suo papà scomparso prematuramente e grande fan di Harrison Ford il quale sarebbe stato molto fiero di lui se avesse potuto assistere a questo magico momento. A telecamere spente infine Harrison Ford porge a Fabio un cadeau molto prezioso: la Idol Statue autografa (replica d’epoca originale del primo film “Indiana Jones e i Predatori dell’arca perduta”).