Il 11 dicembre 1998 segnò un’epoca cinematografica memorabile con il ventiquattresimo anniversario di “Shakespeare in Love”. In questa straordinaria pellicola, il pubblico ebbe il privilegio di rivivere la storia d’amore eterna tra “Romeo e Giulietta” attraverso gli occhi dello stesso William Shakespeare. La meravigliosa Gwyneth Paltrow, nel ruolo di Viola De Lesseps, si rivelò la musa ispiratrice perfetta per questo capolavoro.
A soli 26 anni, la sua interpretazione appassionata le valse un Oscar e un Golden Globe come migliore attrice protagonista, consolidando il suo status di stella emergente nel panorama cinematografico. “Shakespeare in Love” non fu solo un trionfo per Paltrow, ma si affermò come una forza da record, portando a casa sette premi Oscar e tre Golden Globe nel 1999. Il successo al botteghino fu altrettanto straordinario, con un incasso di quasi 300 milioni di dollari, superando di gran lunga il modesto budget di 25 milioni.
In Italia, il film conquistò il secondo posto tra le pellicole di maggior successo nella stagione cinematografica 1998-99. A 25 anni di distanza, “Shakespeare in Love” continua a essere un simbolo di romanticismo e successo senza tempo nel mondo del cinema.
“Shakespeare in Love” è una commedia romantica diretta da John Madden, ambientata nella Londra elisabettiana alla fine del XVI secolo. Il giovane William Shakespeare (interpretato da Joseph Fiennes) è colpito da un blocco di ispirazione, ma trova la sua musa in Viola, una giovane e romantica donna che aspira a recitare sul palcoscenico, nonostante il divieto dell’epoca per le donne di recitare. La storia d’amore tra Shakespeare e Viola diventa la fonte ispiratrice per il drammaturgo inglese, dando vita al capolavoro “Romeo e Giulietta”. La trama rispecchia la loro storia sentimentale, incluso il tragico finale in cui Viola, in conformità con le rigide regole dell’epoca, è costretta a sposare Lord Wessex (interpretato da Colin Firth), un partito imposto dai genitori, costringendo i due amanti a separarsi.
Il cast di “Shakespeare in Love” è ricco di talenti, con Ben Affleck che interpreta l’attore teatrale Edward Alleyn. Un tempo, il ruolo di Viola era stato assegnato a Julia Roberts, una delle stelle più brillanti di Hollywood. Tuttavia, la famosa attrice rinunciò al progetto a causa di una mancanza di alchimia con il resto del cast, come rivelato anni dopo dal produttore Edward Zwick. Questa mancanza di armonia aprì la strada a Gwyneth Paltrow, un astro nascente all’epoca, già nota per i successi cinematografici come “Seven” e “Sliding Doors”.
La scelta di Paltrow si rivelò un colpo di fortuna, poiché l’alchimia con il cast e la sua interpretazione appassionata di Viola portarono alla vittoria di un Oscar e di un Golden Globe come migliore attrice protagonista. Questo film, come Gwyneth Paltrow stessa avrebbe rivelato in un’intervista a “Variety” anni dopo, fu una sorta di “sliding door” che cambió radicalmente la sua vita: “Non c’è stato più un ritorno alla normalità“.
La vittoria di “Shakespeare in Love” alla 71ª edizione degli Oscar non è stata priva di controversie. La pellicola ha sorprendentemente sconfitto il grande favorito “Salvate il Soldato Ryan” di Steven Spielberg. Rappresentò anche la prima commedia a vincere il premio come miglior film dagli anni di “Io e Annie” (1977) di Woody Allen. Tuttavia, l’Academy fu oggetto di critiche, soprattutto per la scelta di premiare Gwyneth Paltrow come miglior attrice protagonista anziché Cate Blanchett per “Elizabeth”.
Le speculazioni circolarono su Harvey Weinstein, produttore di “Shakespeare in Love” con la sua Miramax. Si ipotizzò che Weinstein avesse utilizzato tutti i mezzi a sua disposizione per screditare “Salvate il Soldato Ryan” e per influenzare i votanti con metodi discutibili. Anni dopo, nel contesto dello scandalo MeToo, Gwyneth Paltrow fu fondamentale nelle accuse contro Weinstein.
Nel 2015, il “Hollywood Reporter”, basandosi su centinaia di interviste a membri dell’Academy, rivelò che la maggioranza avrebbe preferito “Salvate il Soldato Ryan” come miglior film rispetto a “Shakespeare in Love”.