Daniele Bossari: “Ho avuto un tumore alla gola. Vi racconto la mia battaglia”

Il conduttore parla a cuore aperto dalla sua pagina Instagram: “A volte bisogna attraversare il dolore per comprendere la felicità. Ora lo so bene, grazie per l’affetto”

“Il primo lunedì di settembre è il giorno in cui molti ricominciano la propria attività. Ma per me, il ritorno alla semplice routine quotidiana, assume oggi un significato di rinascita”.

Inizia con queste semplici parole il post pubblicato da Daniele Bossari sulla propria pagina Instagram. Una confessione che muove le mosse dalla carta “l’appeso” dei tarocchi perché, racconta, “rappresenta perfettamente la condizione in cui mi sono ritrovato”.

Il conduttore sta combattendo da mesi la battaglia contro il tumore che lo ha colpito alla gola. La rivelazione ha colto tutti di sorpresa nel mondo dello spettacolo e ha provocato una ondata di affetto da parte di chi segue Daniele fin dai tempi del suo esordio a Mtv quando era poco più di un ragazzino.

La decisione di iniziare a raccontare la malattia,  a distanza di mesi dalla sua diagnosi, nasce dalla convinzione che il “racconto dia conforto a chi sta passando momenti delicati simili al mio, e allo stesso tempo mi aiuta ad alleggerirmi, lasciando spazio ad una vita nuova”.

Migliaia i like, centinaia i commenti dove spiccano, su tutti, in cima, i cuori della moglie Filippa Lagerback e della figlia Stella. 

“Mentre i medici curavano il mio corpo, cercavo di curare la mia anima mettendo in pratica quegli insegnamenti dettati da tutti i libri letti, i testi spirituali, le meditazioni.
La ricerca interiore doveva trovare un senso a quello che mi stava capitando. “L’appeso” é colui che si svuota per divenire recipiente di forze luminose. Questa malattia ha rappresentato per me una potentissima forma iniziatica, obbligandomi a disintegrare il mio ego, sgretolando ogni certezza, permettendomi di revisionare la scala dei valori: quali sono le vere priorità? La prima é l’amore”, prosegue Bossari: “L’amore che ho ricevuto dalla mia famiglia e dalle persone a me care. L’aiuto, la presenza, il sacrificio di chi mi é stato accanto. E poi l’amore per la vita in sé. Di fronte allo paura della morte ogni cosa diventa più vivida”.

E, infine, la chiusura del suo pensiero: “A volte bisogna attraversare il dolore per comprendere la felicità. Ora lo so bene”.

Torna in alto