Un altro anno di successi per Forum

Un altro anno di successi per Forum

(di Tiziano Rapanà) Anche questa stagione televisiva si è conclusa. Con fastidio (o sollievo?) dei tanti telespettatori che cercano refrigerio nelle migliaia di ore di trasmissione proposte dai vari palinsesti. Lo scorso venerdì si è chiuso il sipario sulla quarantesima edizione di Forum. Tornerà a settembre, come in un vecchio film con Rock Hudson. Confermata Barbara Palombelli. Con gli ascolti macinati, si prosegue per la strada vincente (un cambiamento di conduzione sarebbe stato autolesionista per Mediaset): la quarantesima edizione del programma su Canale 5 ha registrato 1.350.000 telespettatori e il 19% di share; su Rete 4, Lo Sportello di Forum ha raggiunto il 6,4% di share con 721.000 telespettatori, affermandosi nel daytime della rete. Il segreto del successo? Il programma – massì diamogli una identità sua, come se fosse una creatura autonoma anziché il frutto di un lavoro di uomini e donne – non sbraca. Ossia: non supera il limite che si è prefissato. Per fortuna, non si cade nella trappola dell’equilibrismo creativo, del questo sì e questo no. L’eccesso, quando si palesa, ha tutta l’aria dei vecchi sketch degli straordinari fratelli Santonastaso (quando la causa del giorno tende al sorriso); altrimenti, è un abbandono totale agli schemi del melò cinematografico di Matarazzo (aggiornato ai tempi moderni). Palombelli non smania per primeggiare, non è posseduta dal demone della tracotanza: si avverte un’aria di democrazia, dove pure il figurante più ignoto può dire la sua. Nota dolente, la presenza di alcuni opinionisti del mondo della cultura (e inutile che spasimate, lettori adorati, nomi non se ne fanno): la loro altezzosità è a dir poco indigesta. Fortunatamente, non tutti sono insopportabili. Uno tra tutti: lo scrittore Fulvio Abbate. Tre aggettivi per lui: simpatico, acuto, anticonformista. Meriterebbe più spazio in tv.

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