Immanuel Casto, dal nuovo disco Malcostume al ritorno sul palco

Immanuel Casto ha conquistato il Circolo Magnolia di Milano con la prima tappa del Casto Divo Summer Tour: “Mi piace l’idea di comunicare che in una persona gli opposti e i contrasti possano coesistere”

Dopo un anno dall’ultimo concerto e a distanza di poche ore all’uscita dell’album MalcostumeImmanuel Casto ha dato il via al Casto Divo Summer Tour sul palco del Circolo Magnolia di Milano.

L’artista è tornato nel suo ambiente naturale accolto da un pubblico che per lunghi mesi ha atteso l’evento, ad aprire lo show le Karma B che hanno scaldato i presenti con un repertorio di ampio respiro: da Paparazzi di Lady Gaga a Rumore di Raffaella Carrà. Sul palco anche Romina Falconi che ha affiancato Immanuel Casto in vari duetti, tra i quali il recente Insegnami la vita.

IMMANUEL CASTO, IL CONCERTO E L’INTERVISTA

Dai brani contenuti all’interno dell’ultimo disco di inediti Malcostume ad alcune delle canzoni più celebri e amate come Zero Carboidrati e Piromane, Immanuel Casto ha dimostrato ancora una volta unicità, originalità e poliedricità. Un artista divenuto oggi un punto di riferimento.

Quando è iniziato il processo di creazione dell’album?

“Alcuni dei brani convogliati nel disco li ho scritti addirittura sette anni fa mentre stava uscendo The Pink Album. È buffo ma mi succede abbastanza spesso che dopo aver chiuso un disco mi esploda la vena creativa poiché non c’è più la pressione di dover produrre a tutti i costi. Ora ho in mano un album di cui sono veramente contento, ci ho messo dentro un mondo, sono soddisfatto”

Com’è cambiato il tuo rapporto con la musica?

“Per tanti decenni andare sul palco e scrivere sono stati un’esigenza, una cosa di cui avevo bisogno, ora non è così. Può sembrare una cosa fredda e distaccata ma in realtà è molto bella, se da domani mi dovessero dire che non canterò più, lo accetterei. Spero che non succeda, ma il fatto che non abbia bisogno di questa cosa, la rende una cosa ancora più bella, qualcosa che desidero fare. È proprio l’espressione di un desiderio”

C’è un brano dell’album che senti più tuo?

“Per tante ragioni mi piacciono tutti, farei una fatica enorme. Se dovessi dirti il più intimo sarebbe Sangue e incenso. È un pezzo che ho scritto tempo fa, esiste davvero la persona di cui parla il brano”

Se dovessi descrivere il disco con tre aggettivi, quali sarebbero e perché?

“Il primo è ‘sfaccettato’ perché è a livello musicale e di temi è estremamente vario. Poi ‘denso’ perché in ogni canzone non c’è un verso costruito perché suona bene una parola, è tutto studiato. L’ultimo è ‘lucido’ in tutti i sensi, sia nel senso di brillante, riflettente, sia nel senso di puntale”

Quale messaggio vuoi che arrivi al pubblico?

“Se si vuole cercare un messaggio complessivo, direi che è quello che nella vita non si è necessariamente costretti a scegliere di essere una sola cosa, io nella mia vita sono un esempio in tal senso, ma anche in questo disco ci son tante anime e mi piace l’idea di comunicare che in una persona gli opposti e i contrasti possano coesistere”

Com’è tornare sul palco dopo tanto tempo?

“È molto bello ma la cosa più bella non è tanto tornare sul palco quanto di farlo per il pubblico, spero di lasciare le persone contente”


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