Serena Dandini è tornata: applausi social per ‘La tv delle ragazze’

Un milione 332mila spettatori (6 per cento di share) e tra i cinque programmi più commentati su Twitter. La puntata disponibile su dovRaiPlay e sono state recuperate le due stagioni andate in onda di trent’anni fa. C’è il divano rosso per le interviste, i “vecchi” spot pubblicitari con Angela Finocchiaro e i nuovi monologhi sull’attuale condizione femminile di Geppi CucciariLella Costa Anna Gaia, “veneta e lesbica”. Spazi web e social con tanto di piattaforma Monroe dove gli iscritti (tre persone) sono chiamati a esprimersi sullo svolgimento del programma e sugli abiti della conduttrice, Martina dell’Ombra aspirante “candidata fidanzata del leader” e il tutorial con Isabella Ragonese per spiegare le differenze tra corteggiamento e molestie. E poi The Maschilisti, la finta cover band di Elio e le Storie Tese camuffata sotto nasi finti, Francesca Reggiani nei panni di Federica Sciarelli in cerca della sinistra scomparsa, il ricordo commosso di Monica ScattiniSabina Guzzanti che si alterna tra Maria Elena Boschi alle prove per Ballando con le stelle e Marco Travaglio che legge l’editoriale contro se stesso, Paola Cortellesi come Eva alle prese con la mela proibita. Ma soprattutto c’è Serena Dandini che si lascia travolgere dal “vento del cambiamento” e riporta trent’anni dopo su Rai3 La tv delle ragazze. La prima puntata degli Stati generali 1988/2018 trasmessa in diretta dall’Auditorium Rai del Foro Italico di Roma è stata accolta con grandi applausi e lodi sui social: è stata vista da 1 milione 332mila spettatori con il 6 per cento di share ed è stato tra i cinque programmi più commentati dell’intera giornata. Tra i personaggi più seguiti e commentati su Twitter la “conduttrice del cambiamento”Martina Dell’Ombra, il collegamento con la Prima Donna, Eva-Paola Cortellesi, con il peggior ufficio stampa dell’universo, ma soprattutto le parole di Emma Bonino che ha parlato di diritti civili (“Vanno curati, coltivati e nutriti ogni giorno. Dobbiamo andare avanti, nessuno ci regalerà niente”) e della scelta di non avere figli (“Io non ho avuto il coraggio che hanno avuto altre, quello del ‘per sempre’. E quindi ho scelto di non avere figli, per me e per loro”).

Rita Celi, La Repubblica

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