Sarah Ferguson: «Io e Diana, che non siamo mai state rivali»

L’ex moglie del principe Andrea partecipa alla campagna «buongiorno gentilezza» di «Hello», difendendo Kate e Meghan: «Le continuano a paragonare l’una all’altra, come facevano con me e Diana. Ma noi siamo sempre state molto vicine». Storia di una bella amicizia
Molestie, insulti, frasi sessiste e razziste.

Secondo Sarah Ferguson, duchessa di York, sono all’ordine del giorno in Rete, sui social network. In particolare, sostiene, sono le donne famose e potenti come Meghan Markle e Kate Middleton a subirne la parte peggiore. Com’è già successo a lei e alla cognata reale Diana Spencer. Solo due anni a dividerle (una è del 1959, l’altra era nata nel 1961), stesso carattere deciso e personalità allegra, negli anni sono state spesso dipinte come in competizione: «Paragonare una donna all’altra, anche in modo piuttosto fastidioso, è stato un modo di comportarsi che ha coinvolto anche me e Diana.

Spesso hanno cercato di ritrarci come “rivali”, ma noi non lo siamo mai state», ha spiegato l’ex moglie del principe Andrea in una lettera ad Hello, che poche settimane fa ha lanciato la campagna contro il bullismo #HelloToKindness, buongiorno gentilezza. Dopo che Kensington Palace aveva deciso di censurare parte dei commenti offensivi apparsi sui canali social ufficiali della residenza dei figli del principe Carlo e delle consorti.«C’è una grande minoranza», ha aggiunto, «che sembra sostenere che tutte le normali regole della società non vadano applicate su Internet».
Fergie la Rossa, continua, con la mamma di Harry e William aveva una bellssima amicizia e ancora oggi, quando può, la ricorda con grande affetto. L’avrebbe voluta al suo fianco anche al recente royal wedding della figlia Eugenie: «Quello che mi manca di più è la sua risata tintinnante», ha raccontato di recente, lasciandosi andare ai ricordi: «Era la mia migliore amica e la persona più divertente che conoscessi. Aveva un tempismo e un tale spirito che era una gioia totale passare del tempo con lei», ha aggiunto. Le tante foto insieme, infatti, le mostrano spensierate e sorridenti, come in poche altre occasioni: «Ridevamo, ci godevamo la vita così tanto».

Le due, in realtà, erano destinate a essere amiche. Le loro madri lo erano, erano andate a scuola insieme. E loro si conoscevano da ben prima di diventare mogli dei due fratelli reali. Quando si sono rincontrate nel 1980, Diana aveva 19 anni (e l’anno dopo avrebbe sposato Carlo del Galles) e Sarah 21. Le due giovani donne condividevano amici e interessi, e presto iniziarono a pranzare insieme ogni settimana.

Diana ha anche contribuito a far nascere la relazione tra Sarah e il principe Andrea. Nel 1985 la invitò a un evento organizzato dalla regina al Castello di Windsor, durante la settimana di Ascot. A cena Sarah occupò il posto accanto al principe, da lì iniziarono a uscire insieme. E quando il legame tra Andrea e Sarah divenne più serio, fu Diana a farle da guida all’interno della famiglia reale. La principessa le prestò un paio di vestiti e la accompagnò ai primi eventi. «Davanti ai paparazzi mi diede il giusto consiglio “continua a sorridere”», ha scritto Fergie nella sua autobiografia, «L’ho fatto per tanti anni. Mi sono sempre sentita al sicuro nell’imitare Diana».

Durante gli anni da cognate reali, Sarah ha tirato fuori il lato sfacciato e divertente di Diana, spesso con la disapprovazione degli altri membri della famiglia reale. Entrambe sensibili e potenti, quando diventarono più infelici nei rispettivi matrimoni non si persero di vista. Nel 1991, l’anno prima delle separazioni da Carlo e da Andrea, le due cognate trascorsero tantissimo tempo al telefono. «Ci scambiavamo pettegolezzi e consigli», ha fatto sapere Fergie nel suo memoir, «Nella nostra testa c’era l’idea che una di noi o entrambe avremmo potuto abbandonare la famiglia reale». Così sarà. E dopo, Diana e Sarah continuarono a essere bellissima coppia di amiche. Sarah ricorda ancora una vacanza insieme: era il 1996 e scelsero il sud della Francia. Con loro, i bambini: Harry e William, Eugenie e Beatrice. «Ridevamo, ci godevamo la vita così tanto».

Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair

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