ASSUNZIONI RAI, IL PLOTONE DEI GIORNALISTI CONTRO SEMPRINI E BIGNARDI
«Altro che trasparenza. In Rai tornano le chiamate dirette», denuncia il sindacato Usigrai in una nota. «I vincitori della selezione pubblica? Possono aspettare. E chi di loro entra si deve mettere in fila a fare il percorso di precariato pagato con contratto depotenziato. I vuoti di organico? Possono aspettare. Le sostituzioni delle lavoratrici in maternità? Non ci sono i soldi. Che invece si trovano per assumere da caporedattore l’ennesimo esterno. Insomma riprende la vecchia pratica della chiamata diretta. E ovviamente con tutte le garanzie: contratto a tempo indeterminato e pure graduato». Il sindacato dei giornalisti Rai, quindi, attacca la direttrice di Rai3 Daria Bignardi che, «ha tenuto a rivendicare che lo ha scelto lei, e in più con l’arroganza di dire che 3 mesi e mezzo non le sono bastati per cercare interni e che in fondo doveva “andare sul sicuro”, come se in Rai nessun giornalista fosse all’altezza. Ma allora – conclude il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico – perché non si è presa la responsabilità di assumerlo lei, per il tempo strettamente necessario a fare la trasmissione per cui lo ha voluto, a Rai3, invece di scaricarla su Rainews24».
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