Selena Gomez: «Sono bipolare. Ma se mi conosco, non ho paura»

La cantante ha rivelato il suo disturbo, elogiando la consapevolezza come possibile difesa: «Da piccola mia mamma mi regalò un libro sui temporali, che mi terrorizzavano. Mi disse che più cose sapevo sul tema e meno avrei avuto paura. Ha funzionato»

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Disturbo bipolare della personalità. Quello che un tempo si chiamava psicosi manico-depressiva in quanto caratterizzata da un’alternanza fra le due condizioni contro-polari dell’attività psichica, l’eccitamento (la mania) e la sua inibizione (la depressione). Insomma, passare in pochi istanti da un eccesso all’altro, dall’euforia sfrenata alla tristezza più nera, come pare capiti pure a Selena Gomez.

«Cosa vuoi che dica? Io sono bipolare», ha rivelato la popstar nello show social di Miley Cyrus, che in verità le chiedeva del suo rapporto con l’ansia in questo periodo di coronavirus. «A diagnosticarmi il problema è stato il McLean Hospital di Belmont, nel Massachusetts, una delle migliori strutture per la salute mentale negli Stati Uniti. Purtroppo chi ne soffre oggi tende a nasconderlo agli altri».

È proprio in quest’ottica di coming out che si inquadrano le parole di Selena: «Le persone non devono aver paura di ammettere il problema, perché tanto poi viene fuori e rischia di allontanarci dalle persone che amiamo», ha sottolineato. «Non è il disturbo a definirci ed esistono farmaci e terapie per tenerlo a bada. Aver capito la causa di tante mie azioni, mi ha rimesso in mano il volante della vita».

D’altronde la cantante americana vuole arrivare proprio lì, alla consapevolezza come arma di difesa: «Sapere cosa provocava i miei sbalzi d’umore mi ha assolta da tanti sensi di colpa. Scoprire cose nuove su se stessi, anche se non belle, non deve quindi spaventare. Paradossalmente porta via le paure», ha concluso Selena, raccontando un dolce episodio familiare. «Da bambina ero terrorizzata dai temporali».

«Ero così spaventata che mia madre un giorno mi comprò una serie di libri sull’argomento e mi disse che avrei avuto meno paura se avessi saputo più cose sui temporali. Ha funzionato: sapere aiuta sempre».

Vanityfair.it

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