RAFFAELE SOLLECITO OPINIONISTA IN TV ORA FA L’ESPERTO PER MEDIASET

Dopo l’assoluzione per il caso di Meredith Kercher, Sollecito è stato arruolato come «criminologo» per «Il giallo della settimana» in cui si parla di cronaca nera e giustizia

Opinionista sui temi della giustizia, criminologo in stile Roberta Bruzzone: è il nuovo destino di Raffaele Sollecito che è stato ingaggiato da TgCom24 per il programma Il giallo della settimana, uno spin-off di Quarto Grado, che viene trasmesso il sabato sera. Condannato in primo grado ma poi definitivamente assolto dall’accusa di avere partecipato nel 2007 all’omicidio di Meredith Kercher, Sollecito ora vestirà i panni di esperto di giustizia (in effetti sull’esperienza nulla da eccepire).
«Conosce la macchina della Giustizia meglio di tutti noi»
Spiega Paolo Liguori, direttore di TgCom24 (in onda sui canali 51 e 111 del digitale terrestre): «Sollecito è stato definitivamente assolto anche dalla Cassazione, è stato in carcere, ha affrontato tutti i gradi del processo: conosce la macchina della Giustizia meglio di tutti noi e ci racconterà anche il suo calvario». Liguori ne approfitta per tirare una stoccata ai criminologi che popolano il palinsesto tv: spara nel mucchio, ma l’obiettivo sembra preciso, non fa nomi e forse le abbassa di parecchio l’età (di anni ne ha 42), ma il profilo sembra proprio quello di Roberta Bruzzone: «A volte quando guardo la televisione mi chiedo: quella è una criminologa? È una bella ragazza, lo vedo anch’io, ma dove si prende il diploma di criminologa? Com’è che ti sei laureata a 26 e a 30 fai già la criminologa? Che esperienza hai? Io mi sento molto come Sollecito e se lui è uno specchietto per le allodole, allora lo sono anch’io». Prima la battuta, poi la spiega: «Sollecito è uno specchietto per le allodole, è stato molto discusso ai tempi e poi abbandonato, ed è protagonista di una vicenda scabrosa e irrisolta. Non è che ora lui non può fare più nulla perché è Sollecito, anzi ripeto: ha molta esperienza in fatto di giustizia». Sollecito ha già debuttato sul canale all news di Mediaset sabato scorso nel numero zero del programma condotto da Remo Croci: tema del dibattito, il caso di Sarah Scazzi e il delitto di Avetrana.
La start-up funebre
Dopo la laurea specialistica in ingegneria informatica all’università di Verona (la tesi su se stesso: «Innocentisti e colpevolisti sul web») e l’assoluzione davanti alla Cassazione nel marzo 2015, Sollecito lo scorso febbraio ha presentato una sua start-up, un servizio online per ricordare i defunti che permette — per dire — di ordinare fiori e pulizie di lapidi in Rete. Due indizi sembrano fare una prova: al di là di ogni giudizio, il passato non passa e rimane eterno presente.

Renato Franco, Il Corriere Della Sera

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