D.i.Re: richiesta di rettifica a Mediaset per le dichiarazioni di Michelle Hunziker a Verissimo

(di Federica Zito) Le recenti dichiarazioni di Michelle Hunziker nello studio di Silvia Toffanin riguardo i centri violenza durante la pandemia hanno suscitato indignazione dai parte di alcuni centri facenti parte di D.i.Re, la rete di donne contro la violenza.

Durante l’ospitata a Verissimo, la conduttrice ha dichiarato che durante il periodo del Covid la sua onlus Doppia Difesa“, creata insieme all’avvocato Giulia Bongiorno, era l’unica ad essere attiva a supporto delle donne: “Non ci siamo fermate neanche durante il Covid quando tutti i centri antiviolenza giustamente erano fermi. […] Noi ci siamo adoperate per aiutare a livello psicologico le donne in difficoltà che erano tra le quattro mura, chiuse con i loro carnefici nelle case, non sapendo veramente che cosa fare. Noi non siamo mai spariti, abbiamo cercato di aiutare. Questo è il mio progetto di vita. Doppia Difesa non è un gioco”.

Secondo l’associazione D.i.Re, la frase della Hunziker è considerata poco riconoscente verso gli altri centri che durante quel periodo hanno svolto ininterrottamente il loro lavoro nonostante l’emergenza. D.i.Re ha chiesto a Mediaset la rettifica di queste dichiarazione, sottolineando inoltre che i numeri del monitoraggio durante l’emergenza sanitaria dimostrano l’errore di Hunziker, evidenziando un aumento significativo delle richieste di supporto ai centri antiviolenza rispetto alla media mensile registrata nel 2018. Hanno raggiunto attivamente le donne vittime di violenza negli ospedali, nelle stazioni dei carabinieri e altrove, offrendo sostegno e, quando necessario, ospitalità. Hanno inoltre implementato numerose iniziative per garantire un continuo supporto alle vittime.

Doppia difesa ha subito affidato a un post sui social le scuse e la rettifica: “Hunziker si scusa per aver usato l’aggettivo tutti riguardo ai centri antiviolenza e ha il massimo rispetto e apprezzamento nei confronti di tutti i centri che aiutano le donne”.

Anche qui, a quanto pare sembrerebbe ci sia stato un errore di comunicazione, dato che le sue dichiarazione sono frutto di una “disinformazione”.

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