Video: Lunetta Savino e il suo ruolo da insegnante di sesso orale: “Mostravo le varie tipologie”

Video: Lunetta Savino e il suo ruolo da insegnante di sesso orale: “Mostravo le varie tipologie”

“Ero terrorizzata, bevevo due gin tonic prima di andare in scena. Era proprio una lezione”, racconta l’attrice, che ripercorre la sua carriera.

“Ce l’ho fatta con le mie gambette”, afferma la ‘regina delle fiction’ Lunetta Savino, che nella trasmissione di questa sera ripercorre il suo cammino artistico e si libera di qualche sassolino: “Il cinema italiano non offre molto spazio alle donne, la televisione molto di più. Le attrici, purtroppo, a volte devono aspettare di essere fidanzate con il regista o con il produttore per ottenere ruoli significativi”.

“Di lei dicono che è la Meryl Streep italiana, hanno ragione o esagerano?”, chiede Francesca Fagnani e Savino non ha dubbi: “No, hanno ragione! Mi dicono che le somiglio, ovviamente le attrici americane hanno opportunità straordinarie, noi siamo un po’ i parenti poveri”.

Riguardo al grande successo di pubblico con “Un medico in famiglia”, Savino dichiara: “Sono dovuta andarmene, sennò rischiavo di non uscire mai più da grembiule e ciabatte”. “Perché fino all’anno scorso non le hanno dato un ruolo da protagonista?”, chiede la giornalista. “Se hai fatto la caratterista, ti vedono in quel modo”, aggiunge.

L’attrice racconta con grande ironia dell’esperienza nel monologo teatrale ‘Prova orale per membri esterni’, in cui interpretava una professoressa del Centre Pompidou, insegnante di fellatio. “In un modo o nell’altro ha avuto un ruolo da protagonista”, scherza Fagnani. “Ero terrorizzata, bevevo due gin tonic prima di andare in scena. Era proprio una lezione”, ricorda. “C’erano prove pratiche?”, domanda la conduttrice. “Mostrava le varie tipologie, che sono molte: segato, doppio 69, simplex. Ma si parte da un disegno alla lavagna oppure ti arrangi con un po’ di ortaggi…”, risponde Savino con un sorriso.

A Fagnani, poi, Savino confessa di avere un cattivo rapporto con le scene erotiche: “Anche i baci non li sopporto sul set”. “Chi è stato il peggiore e chi il miglior baciatore?” indaga Fagnani: “Brignano pessimo, un buon baciatore è stato Solfrizi. E Massimo Ghini una volta sul set ha voluto un bacio bacio…”. “A trasgressioni come siamo messe?”, chiede Fagnani? “Quando ero giovane c’era una promiscuità maggiore. Capitava anche una cosa a tre. Ecco, è capitata”, risponde.

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