È avvolta nel mistero la scomparsa di Sophie Nyweide. L’attrice statunitense è stata rinvenuta senza vita il 14 aprile, poco prima delle 5 del mattino, nei pressi di un capanno, lungo la riva di un fiume a Bennington, nel Vermont. A soli 24 anni, Sophie era già nota per le sue interpretazioni in film celebri sin dall’infanzia, come ‘Noah’ e ‘Mammoth’.
Dopo dieci giorni dalla sua morte, la situazione rimane ancora poco chiara. Come riportato da un certificato di decesso, Sophie era incinta al momento della sua scomparsa. È stata effettuata l’autopsia, ma la causa esatta del decesso rimane sconosciuta, in attesa dei risultati degli esami tossicologici richiesti dal medico legale. Le forze dell’ordine stanno considerando la possibilità che si tratti di un’overdose non intenzionale. La madre di Sophie, Shelly Gibson, ex attrice, ha dichiarato di essere a conoscenza dell’uso di sostanze da parte della figlia e ha precisato che al momento della morte, la giovane era con altre persone.
In aggiunta, la polizia non ha escluso la possibilita di un omicidio nella scomparsa di Sophie Nyweide. Un uomo era presente con l’attrice al momento della sua morte e sta collaborando con le indagini. Tuttavia, fonti investigative fanno sapere che non è ritenuto un sospettato.
Sophie Nyweide era nata il 8 luglio 2000 a Burlington, nel Vermont. Il suo sogno di diventare attrice ha avuto inizio guardando film al cinema Village Picture Shows di Manchester, ora chiuso, acquistato da sua madre nel 2003. Ha esordito nel mondo della recitazione a soli 10 anni. Sophie ha interpretato la figlia di Michelle Williams e Gael García Bernal nel dramma romantico ‘Mammoth’ (2009) e ha recitato in altri progetti significativi, tra cui ‘I numeri dell’amore’ (2010) con Jessica Alba, ‘Il matrimonio di mia sorella’ (2007) di Noah Baumbach, ‘La teoria delle ombre’ (2010) con James Franco, e ‘Noah’ (2014) di Darren Aronofsky, insieme a Russell Crowe.
Nel film ‘Mammoth’ (2009) di Lukas Moodysson, il personaggio di Sophie, Jackie, trascorre molto tempo con la sua tata filippina, Marife Necesito, mentre i suoi genitori sono troppo occupati per dedicarsi a lei. La giovane attrice era parte del cast che ha viaggiato oltreoceano per promuovere il dramma svedese in lingua inglese durante la prima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.