
Paola Minaccioni presenta il capolavoro di Goliarda Sapienza, “L’arte della gioia”, definendolo un monumento letterario grazie alla potenza rivoluzionaria della sua protagonista, Modesta. L’attrice invita alla visione del documentario “Desiderio e ribellione: L’arte della gioia di Goliarda Sapienza”, diretto da Coralie Martin, in onda su Rai 5 lunedì 17 marzo alle 23:30, all’interno del programma “Pagine” di Rai Cultura.
Un romanzo rivoluzionario e fuori dagli schemi
Pubblicato postumo nel 2005, dopo anni di rifiuti editoriali, “L’arte della gioia” è oggi considerato un testo imprescindibile della letteratura contemporanea. Il romanzo racconta la storia di Modesta, una donna che sfida ogni convenzione per conquistare la libertà, sovvertendo le regole della società. La studiosa Alberica Bazzoni spiega:
“Lo scandalo che Modesta mette in atto è quello della sfida a ogni convenzione, ma non in senso individualista: vuole portare con sé le altre donne e generare una trasformazione nel mondo.”
Il documentario ripercorre la travagliata storia del romanzo e la vita della sua autrice, Goliarda Sapienza, cresciuta in una famiglia anarchico-sindacalista, impegnata nel cinema accanto al marito Citto Maselli, incarcerata per un breve periodo e infine totalmente devota alla scrittura.
Il racconto di Goliarda e l’adattamento di Valeria Golino
Nel documentario, Goliarda Sapienza stessa racconta il suo approccio alla scrittura:
“Per me scrivere è raccontare. E io ho scritto sempre di donne, scriverò solo di donne. Non per vetero femminismo, ma perché conosco meglio la donna e voglio esplorare il mio mondo.”
Anche Valeria Golino, regista della recente trasposizione televisiva del romanzo, sottolinea la complessità dell’opera:
“Adattarlo è stato come cavalcare un cavallo che ti vuole buttare giù. È una lettura vivace, vitale, disobbediente nella forma e nella scrittura.”
Con il documentario di Coralie Martin, Rai Cultura celebra la forza di un’opera che ha trasformato il panorama letterario e continua a ispirare generazioni di lettori.