Musica: la FVG Orchestra in concerto ad Algeri il 23 aprile

Musica: la FVG Orchestra in concerto ad Algeri il 23 aprile

Mercoledì 23 aprile, alle 19, la FVG Orchestra diretta da Paolo Paroni, con la partecipazione in qualità di solisti del soprano Angelica Lapadula, del mezzosoprano Sveva Pia Laterza e del tenore Paolo Mascari, si esibirà all’interno del Teatro dell’Opera di Algeri in occasione del Festival Internazionale di Musica Sinfonica di Algeri. Questo evento fa parte del progetto “Giovani talenti musicali italiani nel mondo” promosso dal Cidim in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e la Fondazione Accademia Internazionale Incontri con il Maestro di Imola. L’organizzazione è curata dall’Ambasciata d’Italia in Algeria e dall’Istituto Italiano di Cultura di Algeri. Il programma includerà interpreti di musiche di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi.

“Il nostro Comitato torna nuovamente in Nord Africa, dove stiamo operando con grande soddisfazione e fervore in tempi recenti, grazie alla cooperazione con gli Istituti italiani di Cultura presenti nella regione e al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In questa occasione, la FVG Orchestra diretta da Paolo Paroni, si esibirà presso il Teatro dell’Opera di Algeri eseguendo le opere dei più illustri compositori italiani”, afferma il presidente del Cidim e di Aianm, Francescantonio Pollice. “Siamo entusiasti e onorati di accogliere un’orchestra di prestigio come quella del Friuli-Venezia Giulia e di offrire ai suoi membri una piattaforma di grande valore durante un evento speciale quale il Festival Internazionale di Musica Sinfonica di Algeri, sempre considerato un’occasione di scambio tra musica locale e internazionale e un vanto delle attività organizzate e finanziate dal Ministero della Cultura e delle Arti algerino. Ringraziamo il Cidim per averci permesso di realizzare questo concerto, certi che susciterà un grande interesse da parte del pubblico locale”, conclude Antonia Grande, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura ad Algeri.

Scroll to Top