
La rivoluzione era nell’aria. Pier Silvio Berlusconi ne aveva parlato già da tempo. Ora la realtà prende forma. Antonio Ricci, da sempre centrale non solo nel palinsesto di Canale 5, ma anche nella storia di Mediaset (da Drive In in avanti) vede ridotto il suo raggio d’azione. Paperissima Sprint, la creatura estiva di Ricci, si sposta su Italia 1 nello storico slot dei Simpson alle 1430, mentre Striscia la notizia non comincerà a settembre come sempre, ma a novembre. Nel mondo della tv è un terremoto.
Si comincia subito. Come spiega una nota di Cologno Monzese questa estate Canale 5 rinnova access prime time e preserale riportando in onda due grandi classici come La Ruota della Fortuna e Sarabanda. «Un primo passo concreto verso il percorso di sperimentazione, evoluzione e innovazione che coinvolgerà la rete ammiraglia nelle prossime stagioni — si legge nel comunicato —. Lunedì 14 luglio in access, la fascia di programmazione televisiva che precede la prima serata, debutta Gerry Scotti in un’edizione completamente rivisitata della Ruota della Fortuna: un nuovo studio, una band musicale dal vivo, un inedito finale che terrà lo sfidante e i telespettatori col fiato sospeso». La settimana successiva, da lunedì 21 luglio, torna invece nella fascia preserale Sarabanda, condotto da Enrico Papi in una versione non vip «totalmente rinnovata, ma con alcuni “classici” come la sfida del 7×30: trenta secondi per indovinare senza esitazioni sette brani musicali».
Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha spiegato che non c’è nessuna frizione con Antonio Ricci, tutto è stato concordato: «Questa programmazione estiva è solo il primo passo di un graduale ma profondo lavoro di evoluzione di Canale 5. Evoluzione che, in totale sintonia con Antonio Ricci, coinvolgerà anche Striscia la Notizia: un contenuto importante, un pezzo di storia della televisione che tornerà in una nuova veste nell’arco della prossima stagione. Per evolvere bisogna sperimentare. E farlo già dall’estate dimostra la nostra determinazione a rischiare e innovare».
Renato Franco, corriere.it