Mauro Icardi rivela il ‘tesoro’ di Wanda Nara in banca e lei lo denuncia

Mauro Icardi rivela il ‘tesoro’ di Wanda Nara in banca e lei lo denuncia

Oltre alla contesa legale per il divorzio, Mauro Icardi e Wanda Nara continuano a intrattenere una ‘guerra’ pubblica sui loro profili social. L’ultimo episodio riguarda la diffusione, da parte del calciatore, di uno screenshot del conto in banca della showgirl argentina. Un atto che gli è costato una denuncia per diffamazione.

La denuncia

“Mentre camminavo con il mio telefono in mano, ho scoperto un’altra prova… Naturalmente, il furto di 7 milioni trasferiti al suo conto personale è stato segnalato in Italia. Potrebbe essere che, sapendo che possiedo le prove di tutto, abbia chiesto al tribunale di prendere il mio telefono? Me l’hanno già riconsegnato, ma ciò non le è servito a nulla. Ha imparato a imbrogliare come il suo presunto ‘avvocato’?”, ha scritto Mauro Icardi a corredo dello screenshot che mostrerebbe il conto in banca di Wanda Nara, che ammonterebbe a 7.305.586,13 euro.

Immediata la risposta della showgirl argentina, che lo ha denunciato per diffamazione. “In merito all’ingiustificata pubblicazione di dati personali e sensibili attuata tramite social dal Sig. Icardi Mauro, così come ai post evidentemente diffamatori che ne sono seguiti, la Sig.ra Nara Wanda ha incaricato il proprio legale di fiducia, Avv. Giuseppe Di Carlo, di presentare, presso la competente Autorità Giudiziaria, una denuncia/querela per i reati di trattamento illecito di dati personali e diffamazione”. Questo quanto reso noto dall’avvocato Giuseppe Di Carlo, legale di Wanda Nara dopo che lo stesso Mauro Icardi aveva pubblicato sui social lo screenshot del conto corrente.

“Si intende così tutelare e difendere il buon nome della Sig.ra Nara Wanda – prosegue il legale – da quanto impropriamente, arbitrariamente e imprudentemente sostenuto nei citati post, che risultano evidenti lesivi dell’immagine, dell’onore e della reputazione della stessa, nonché censurare la diffusione immotivata di dati personali e sensibili. Per i fatti esposti, si procederà anche in sede civile per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e continui”.

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