
Un mini spettacolo con vista sul Duomo. Lazza presenta così, a Milano, le due nuove versioni del suo album ‘Locura’, in una serata riservata a professionisti del settore e ad alcuni amici. Oltre alla versione originale dell’album, venerdì 6 giugno sarà disponibile una selezione di brani reinterpretati in chiave Jam, con la band, e Opera, accompagnati da un’orchestra. Elegante nel suo completo nero, camicia e occhiali da sole, Lazza appare visibilmente emozionato davanti agli ospiti: “Avrei dovuto indossare occhiali più scuri perché mi viene da piangere – scherza il rapper -. Questi due dischi nascono dall’esigenza di portare la musica sul palco con dei musicisti. Ho un ottimo rapporto con loro e volevo realizzare qualcosa di diverso rispetto al tour nei palazzetti. Abbiamo così deciso di riarrangiare il disco affinché i ragazzi potessero venire con me”.
‘Locura Jam + Opera’ è il frutto delle collaborazioni che Jacopo ha costruito in oltre 15 anni di carriera: oltre 40 musicisti coinvolti in uno dei progetti musicali più ambiziosi e stimolanti dell’artista milanese. Insieme a lui c’è il maestro Aleksander Zielinski, con cui, la scorsa estate, prima ancora che ‘Locura’ fosse pubblicato e ottenesse tre dischi di Platino, Lazza si è chiuso in studio per dare vita al progetto. Passo dopo passo, con la guida del Maestro che lo segue fin dagli inizi, sono stati creati gli arrangiamenti per pianoforte e voce: “Sei il primo pezzo che ho composto e da vent’anni mi stai formando” dice Lazza rivolgendosi a Zielinski. “Con Jacopo – racconta il maestro – abbiamo lavorato in un costante scambio di idee per conferire a ciascun brano un carattere e una fisionomia unica. Sfruttando le sfumature del piano – l’estensione, la dinamica, e l’effetto percussivo – abbiamo raggiunto risultati che ci hanno soddisfatti pienamente. Vedere Jacopo entusiasta mi dava la forza e la sicurezza per continuare”. Queste due nuove versioni hanno richiesto oltre un anno di lavoro e la partecipazione di oltre 40 musicisti. “Ogni nota nasce da mani reali – afferma Lazza -. Fiati, archi, pelli, corde. Due mondi distinti, ma animati dallo stesso fuoco. Quando ho ascoltato le versioni disco per la prima volta, ho pensato che dovesse essere così, e quasi mi sono pentito di quanto fatto in precedenza. Abbiamo investito un enorme impegno in questa versione, e questo è qualcosa che si vede sempre meno nella musica contemporanea. Volevo fare la differenza, non mi piace essere paragonato e quando posso coinvolgere questi musicisti è perché desidero evitare confronti”.
‘Locura Jam’ rappresenta il ritorno all’essenza della musica suonata, dove ogni strumento comunica, si integra e esplode, come in una jam session di 7 tracce, con la band di sempre e nuovi musicisti. Gli arrangiamenti sono curati da Claudio Guarcello e Giovanni Cilio; alla batteria Giovanni Cilio; al pianoforte e alle tastiere Claudio Guarcello; alla chitarra Eugenio Cattini; al basso Luca Marchi; alla tromba Nazzareno Brischetto; al sax Marco Scipione; ai cori Laura Djae, Clara Luna Trindade Santos e Evelyn Mormille. L’Orchestra Sinfonica di Milano si unisce alla formazione jam nell’intensa ‘100 messaggi (Jam + Opera)’. ‘Locura Jam’ è stato registrato a Milano presso Isola Studios da Donato Romano. In parallelo, ‘Locura Opera’ rappresenta la sua controparte orchestrale: una selezione di 10 tracce rielaborate con arrangiamenti sinfonici inediti, in cui le melodie originali si intrecciano alla potenza evocativa dell’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Enzo Campagnoli, già al fianco di Lazza lo scorso anno per ‘Locura Opera N.1’, l’evento live ai piedi di San Siro per il lancio dell’album. ‘Locura Opera’ è stato registrato presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo da Stefano Barzan, con l’assistente alla registrazione Cinzia Guareschi. In attesa di scoprire l’universo di ‘Locura Jam + Opera’, l’estate live di Lazza sta per entrare nel vivo. Il ‘Locura Summer Tour 2025’, prodotto da Vivo Concerti, lo porterà il 9 luglio sul palco dello Stadio San Siro di Milano, un vero e proprio momento di consacrazione e simbolo di un legame indissolubile tra le sue passioni e la sua città. San Siro è molto più di uno stadio: per Lazza è un sogno coltivato da sempre, un luogo iconico che ha segnato a più riprese il suo percorso, a cui ha lavorato duramente affinché si realizzasse.