“La battitura” e la strage in carcere

“La battitura” e la strage in carcere

Otto marzo 2020, l’Italia si ferma. Poche ore e avrà inizio il lockdown. Tutti rinchiusi in casa, come in una prigione. Ma le carceri, quelle vere, ribollono di indignazione. I primi contagi dietro le sbarre e la sospensione dei colloqui e dei permessi accendono le proteste. Quella nel carcere di Modena sarà la rivolta più sanguinosa del dopoguerra in un penitenziario italiano. Finirà con 13 morti, tredici persone che erano nelle mani dello Stato. Uccisi, riveleranno le indagini, per overdose da farmaci sottratti all’infermeria. L’inchiesta sulle morti viene archiviata, ma vi è un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e ci sono ulteriori fascicoli ancora aperti riguardo le violenze e le devastazioni. Cosa è realmente accaduto in quelle 72 ore in cui il carcere era terra di nessuno?

La Battitura”, un podcast in sei episodi, è la narrazione di una strage dimenticata. Questa storia, scritta e condotta da Perla Di Poppa e Alessio Zucchini, sarà disponibile online a partire da mercoledì 28 maggio e darà voce ai testimoni di quegli eventi: detenuti, agenti della penitenziaria, operatori sanitari e familiari. Voci e documenti inediti per raccontare quelle morti nel silenzio.

Direzione artistica: Andrea Borgnino. Montaggio e suono: Renato de Angelis. Responsabile produzione: Giulia Giannuli.

Episodio 1: Gli invisibiliAbramo è uno di loro, uno degli oltre 60mila “dimenticati” nei penitenziari italiani.

Episodio 2: La rivolta9 marzo 2020, il giorno in cui i detenuti hanno preso possesso del carcere di Modena.

Episodio 3: “Mamma, s’io non tornassi” – Il metadone, la devastazione, le violenze. Narrazione di un massacro.

Episodio 4: Requiem – Tredici vite spezzate, la strage degli ultimi.

Episodio 5: L’uomo col tatuaggio – Un morto che si veste da solo. I dubbi, i misteri.

Episodio 6: Il silenzio – Tre inchieste per una storia dimenticata prima ancora di essere raccontata.

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