
I Baustelle fanno il loro ritorno con ‘El Galactico’, un album nuovo che segna anche il loro 25° anniversario di carriera. Questo disco, disponibile dal 4 aprile per Bmg, rappresenta una nuova avventura sonora per la band, ispirata alla California degli anni ’60 e al sound del Laurel Canyon. Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi danno una nuova interpretazione contemporanea delle atmosfere folk-rock di quel periodo. “In questo quarto di secolo, la nostra modalità di approccio alla musica non è cambiata per niente,” dichiara Bianconi. “Abbiamo affinato alcune tecniche, ma dal nostro punto di vista ci avviciniamo sempre alla musica nello stesso modo. Finalmente noto, forse per la prima volta in 25 anni, che il mondo è profondamente cambiato e sento che, più di prima, c’è la possibilità di essere non catalogati e di non essere compresi. Ma io continuo a procedere anche correndo dei rischi. Non modificherò mai il mio approccio alla creazione musicale sulla base del pubblico”, afferma il frontman della band.
Il titolo dell’album, ‘El Galactico’, trae origine dalla insegna al neon di un bar di tacos scoperta da Bianconi in una notte. Questa immagine ha evocato la California degli anni ’60, con band iconiche quali Byrds, Buffalo Springfield, Doors, Mamas & Papas e Beach Boys. Questo richiamo è diventato il punto di partenza per la composizione delle canzoni. L’album è stato anticipato dal singolo ‘L’arte di lasciare andare’. Si tratta di “una canzone che affronta la lotta che affrontiamo continuamente nell’accettare l’idea della morte. In molti casi, sarebbe più sensato abbracciare l’idea della nostra temporaneità. È un brano filosofico sotto forma di canzone. Musicalmente, è un pezzo molto semplice, molto folk rock, con armonie e sonorità tipiche della California, arricchito da arpeggi e jingle jangle con la chitarra elettrica a dodici corde”.
Per celebrare i 25 anni di carriera, i Baustelle hanno organizzato ‘El Galactico Festival’, un evento di due giorni (1 e 2 giugno) presso l’Anfiteatro Ernesto de Pascale di Firenze. Il festival, già esaurito per la prima data, vedrà la partecipazione di artisti come Emma Nolde, Neoprimitivi, Matteo Bordone, Daniela Collu, Pierpaolo De Sanctis, Marta Del Grandi, Delicatoni, Stefano Nazzi e Bassolino. “In questi due giorni abbiamo radunato talenti che sembrano essere sia giovani che anche alternativi alla corrente principale. Si muovono in una direzione che non è troppo consueta e battuta”, dice Bianconi.
“C’è anche un intento politico di dimostrare che esiste una musica alternativa”, afferma Bianconi. “È un festival che non è stato creato per celebrare nulla, se non la giusta necessità di dare spazio alla diversità musicale in Italia, altrimenti rischiamo di soffocare, limitandoci a creare canzoni di un unico macrogenere che trattano le stesse tematiche in modo ripetitivo”. Bianconi critica l’uniformità della musica contemporanea, dove il successo sembra essere l’unico obiettivo, sacrificando le peculiarità dei singoli generi.
Cita i Måneskin come un’eccezione: “Un gruppo che ha ottenuto un successo globale. Spero possano ispirare le nuove generazioni a fare musica in modo diverso, ma per realizzare una rivoluzione hanno bisogno di loro e di altri”. Un altro artista interessante che si distingue dalla massa è Lucio Corsi. “Da almeno dieci anni affermo che sia un grande artista. Sono contento per lui, ma sono deluso dal fatto che debba per forza passare dal Festival di Sanremo”.
Dopo ‘El Galactico Festival’, i Baustelle si esibiranno nei festival italiani con ‘El Galactico Summer Live’, per un totale di 10 date, ma i festeggiamenti per i 25 anni culmineranno con due concerti nei palazzetti: il 5 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma e il 12 dicembre all’ Unipol Forum di Assago (Milano), organizzati da Vivo Concerti. “Saranno il gran finale di questo anno di concerti live”, conclude Bianconi.