
Il Consiglio di Stato ha rigettato tutti gli appelli, compresi quelli presentati dalla Rai e dal Comunale di Sanremo, riguardanti la controversia per l’organizzazione del Festival della canzone italiana per il triennio 2026-2028. In attesa di ulteriori dettagli, nella sentenza n. 4706/2025, oggi emessa, il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile l’intervento delle associazioni dei consumatori, rigettando gli appelli di Rai, Rai Pubblicità e Comune di Sanremo contro la pronuncia del TAR Liguria, che imponeva una gara pubblica per l’assegnazione dei marchi del Festival, di proprietà comunale, considerato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024-2025.
Cosa accadrà ora? Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, si apre la fase di negoziazione tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione del Festival dal 2026 al 2028. La Rai, unico partecipante alla manifestazione d’interesse, dovrà ora avviare trattative con l’amministrazione comunale. Nonostante ci sia un solo offerente, l’accordo non è garantito. Le discussioni si baseranno sui criteri della manifestazione d’interesse, comprendendo obblighi economici e organizzativi; tuttavia, entrambe le parti dispongono di margini per negoziare.
Il Comune potrebbe puntare a condizioni più favorevoli, avendo ottenuto la legittimità della procedura pubblica. D’altro canto, la Rai potrebbe cercare di limitare le richieste dell’amministrazione, citando ragioni di sostenibilità economica o restrizioni contrattuali.