
Il Festival dell’Energia di Lecce, concepito e diretto da Alessandro Beulcke, si terrà dal 29 al 31 maggio, e comprende una sezione ricca che esplora il legame tra energia e cultura attraverso spettacoli teatrali e musicali, presentazioni di libri ed eventi serali aperti al pubblico. Venerdì 30 maggio alle 21, presso il Teatro Apollo, andrà in scena la performance teatrale ‘Energia. Una Storia Umana’, con l’attore Alessio Boni e la compositrice e pianista Roberta Di Mario, per la regia dell’autore Riccardo Mazzon.
Lo spettacolo rappresenta un viaggio attraverso parole, musica e immagini, volto a coinvolgere e far riflettere sul nostro rapporto con l’energia. L’energia viene interpretata come esistenza, conoscenza, comunicazione, emozione. Essa abbraccia il corpo, il cuore e il cervello, oltre all’energia delle macchine, degli elementi e dell’invisibile. Il linguaggio artistico, potente e vibrante, arriva dove magari un dibattito non è capace di giungere, scatenando magia ed emozione in chi ascolta. Dalle scoperte più recenti in fisica agli antichi miti, dalla chimica del DNA alle tecnologie avanzate, si compone un percorso auditivo e vocale per comprendere le motivazioni alla base della famelica ricerca di energia che da sempre distingue il Sapiens dagli altri esseri viventi della Terra.
I testi originali dello spettacolo sono curati da Riccardo Mazzon, con la regia condivisa tra Mazzon e Boni, e musiche originali di Roberta Di Mario, in aggiunta a incursioni classiche di compositori come J.S. Bach, W.A. Mozart e L.V. Beethoven. La partecipazione all’evento è su prenotazione fino ad esaurimento posti.
Alessio Boni è un attore e regista teatrale, il cui motto fin dalla giovane età è: ‘Se il tuo mondo non ti permette di sognare, scappa verso uno dove puoi.’ A 19 anni, dopo aver conseguito il diploma di ragioneria, abbandona il lavoro di piastrellista e il lago d’Iseo, luogo della sua nascita. Non poteva immaginare che non vi sarebbe più tornato e che da quel momento non si sarebbe più fermato. La sua ricerca di un sogno lo porta a Milano (dove si unisce alla polizia), negli Stati Uniti (svolgendo vari lavori come newspaper delivery boy, lavapiatti, babysitter) e infine in villaggi turistici come animatore. Scopre finalmente il suo sogno a 22 anni, durante la sua prima visita a teatro, assistendo a ‘La Gatta Cenerentola’ di Roberto De Simone, esperienza che cambia radicalmente la sua vita.
Successivamente, viene ammesso all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma, dove incontra maestri illustri come Andreas Rallis, Orazio Costa Giovangigli e Peter Stein. Durante gli anni di tournée teatrale con Giorgio Strehler e Luca Ronconi, debutta in televisione con ‘La donna del treno’ per la regia di Carlo Lizzani, e sul grande schermo con ‘La meglio gioventù’ di Marco Tullio Giordana. La sua interpretazione di Matteo Carati segna l’inizio della sua carriera professionale, aprendo la strada a nuovi mondi in cui sognare: interpreta figure iconiche come Caravaggio, Giacomo Puccini, il principe Andrej Bolkonskij, Walter Chiari, Ulisse e persino Dio nello spettacolo teatrale ‘Il visitatore’, diretto da Valerio Binasco.
Nel 2021, nel suo primo libro ‘Mordere la nebbia’ (ed. Solferino), racconta questi e altri mondi sognati e vissuti. L’anno scorso, appare su RAI 1 nel ruolo di Dino Grandi, protagonista della fiction storica ‘La lunga notte – La caduta del Duce’, e presto lo si vedrà al cinema nei panni di due personaggi inediti. Contemporaneamente, dopo circa 30 anni tra palco e set, la sua curiosità lo ha spinto anche “dall’altra parte della barricata”. Nel 2015 ha debuttato alla regia teatrale con lo spettacolo ‘I duellanti’, e nel 2019 ha messo in scena Don Chisciotte di Miguel de Cervantes. Attualmente sta portando in giro per l’Italia ‘Iliade, Il gioco degli dei’, dove ricopre sia il ruolo di regista che quello di protagonista, interpretando le doppie vesti di Zeus e del divino Achille.
Roberta Di Mario è una pianista, compositrice e direttrice artistica italiana di fama internazionale. Diplomata con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Parma, ha perfezionato gli studi con il Trio di Trieste e Alexis Weissenberg. Artista Steinway, è rinomata per la sua abilità nel fondere musica classica e contemporanea, creando un linguaggio sonoro cinematografico e altamente espressivo. È anche un’attivista per la parità di genere in musica, rimanendo tra le poche compositrici italiane con un profilo internazionale.