Eroi come Parsifal: 60 anni dei Pooh con un grande concerto

Eroi come Parsifal: 60 anni dei Pooh con un grande concerto

“Ci sono stati periodi di grande tristezza. Tuttavia, abbiamo dedicato ogni sforzo e non ci siamo mai arresi. È un sogno che si avvera. Stefano mi manca moltissimo, anche in questo momento, perché sarebbe stato con noi in questa conversazione. Ma ‘Parsifal’ sta arrivando proprio come lo avevamo sognato, e non è poco”. A esprimere questo è Roby Facchinetti, presente nel nuovo episodio del vodcast dell’Adnkronos. L’artista condivide la nascita del suo ultimo progetto ‘Parsifal – L’uomo delle stelle’, con le musiche e le liriche di Stefano D’Orazio e Valerio Negrini. Quest’opera prog propone il tema del cavaliere Parsifal, già protagonista del celebre album dei Pooh del 1973.

La geniale intuizione di questo progetto risale a Valerio Negrini, che decise di narrare la straordinaria vicenda di ‘Parsifal’, scrivendo due liriche dell’opera. Questo ambizioso lavoro di Roby Facchinetti ha preso forma a partire dal 2017, in collaborazione con l’amico e collega per sempre Stefano D’Orazio, unendo le forze incessantemente per tre anni fino a settembre 2020. Servirono altri due anni per completare l’Opera che, con oltre due ore di musica, racconta le innumerevoli gesta eroiche del famoso cavaliere della Tavola rotonda Parsifal e il suo leggendario viaggio alla ricerca del Santo Graal. “‘Parsifal’ mi affascina perché è un eroe, e ognuno di noi desidererebbe esserlo. In questo mondo ci vorrebbero tantissimi eroi da seguire e da ammirare. Lui è esemplare: ama ciò che è giusto”, e il Santo Graal simboleggia “il meglio di noi”. L’opera rappresenta un vero e proprio kolossal musicale con due orchestre sinfoniche e comprende quarantaquattro brani suddivisi in due atti. “Un’opera titanica, ma ne è valsa la pena”, afferma Facchinetti, che già pensa di portarla sul palco. “Il prossimo sogno è di presentarla live, poiché l’opera è stata concepita anche per questo”. Infatti, “stiamo programmando e facendo di tutto affinché si realizzi”.

Facchinetti colpisce l’occasione per rievocare le sue origini nelle balere e nei night, la vittoria al Festival di Sanremo e la rinuncia all’Eurovision. “Nella vita nulla è semplice”, ma si prosegue “solo grazie all’amore, all’impegno, al lavoro e ai sogni sempre presenti, talmente tanto da non riuscire a dormire. Se non dormi, puoi anche sperare che accada qualcosa”, racconta l’artista ricordando i tanti successi dei Pooh. “Abbiamo avuto una carriera non solo fortunata, di più. Abbiamo realizzato 42 album, venduto 80 milioni di dischi e tenuto oltre 3000 concerti. Non si può chiedere di più a una professione come la nostra”. “Siamo nati in un’epoca molto favorevole per questo lavoro. Oggi, invece, non è più così. Purtroppo, le nuove generazioni che desiderano intraprendere questa carriera non possono avere le esperienze che abbiamo avuto noi”, partendo dalle balere e dai night fino a riempire gli stadi. Oggi “la gavetta non esiste più. I nuovi artisti escono dai talent e il giorno dopo si esibiscono a San Siro. È normale che alcuni possano trovarsi non preparati e ciò può generare squilibri”.

Il prossimo anno, la band più longeva della musica italiana festeggerà il traguardo dei 60 anni di carriera, celebrandolo insieme ai fan. “Stiamo già pensando a cosa portare sul palco. Sarà sicuramente un concerto all’altezza di questo importante traguardo”. E per quanto riguarda il futuro? “Non vorrei mai smettere di sognare. E il mio sogno ora è portare il nostro ‘Parsifal’ sul palcoscenico. Questo è sicuramente l’obiettivo più significativo del momento”.

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