
Tra gli ospiti della terza puntata di Belve, in onda questa sera, martedì 20 maggio, c’è Floriana Secondi. Sullo sgabello, la vincitrice della terza edizione del ‘Grande Fratello’ è un fiume in piena, alternando risate travolgenti a racconti surreali, offrendo risposte appassionate e inaspettate alle domande, anche le più intime, di Fagnani.
L’amore per Roma
Un’intervista in cui si ride dall’inizio alla fine. Quando Fagnani le chiede di elencare i Sette Colli, Floriana risponde: “Allora, mi devo concentrare – Colle Oppio, dove avevo un locale”. Fagnani, con un sorriso, le fa notare l’errore e Floriana, ridendo, dice: “Voglio dire quello che dico io”. “Ma i Sette Colli quelli sono!”, insiste Fagnani. Floriana prosegue: “Poi c’è quel punto di Roma, dove da un occhiello si vede il golfo”. “Sì, il golfo!”, interviene nuovamente Fagnani. “Il giardino degli aranci… Lo sapevo che mi avresti fatto domande di cultura, ho paura”, confessa Floriana, che poi aggiunge: “Andiamo ora con la matematica, quello è un tasto dolente”. “Anche questo non è allegro come tasto”, commenta divertita Fagnani.
Il figlio Domiziano
Ancora sorrisi quando Floriana parla di suo figlio Domiziano. Fagnani le chiede: “Una volta hai detto che tuo figlio avrebbe meritato una mamma migliore, perché?”. “Domiziano molte volte si vergogna di me, siamo diversissimi, siamo opposti”, rivela Floriana, che con una risata travolgente aggiunge: “È troppo serio, è nato vecchio!”. Racconta di averlo portato da un prete esorcista perché faceva troppe domande: “Pensava fosse posseduto?”, chiede Fagnani. “Sì. A tre anni mi disse: l’erba sono i capelli del mondo. Avevo paura”, spiega Floriana. “Andare dall’esorcista per le domande mi pare un po’ troppo”, osserva sorridendo Fagnani.
Le difficoltà dell’infanzia
Successivamente, Floriana racconta a Fagnani alcuni dei momenti più dolorosi e complessi della sua infanzia e della storia della sua famiglia. Dopo la separazione dei suoi genitori, ricorda Floriana, con la madre che aveva problemi legati alla tossicodipendenza e alla prostituzione: “Lei ha vissuto per 14 anni in un collegio. A che età hai saputo le reali ragioni?”. “Da adolescente, quando sono uscita. Quando era dentro, mi colpevolizzavo. Pensavo che non mi volevano”, rivela l’ex gieffina. “Mi sentivo sola, ma fin da piccola ho avuto una grande forza d’animo. Quando sentivo gli altri bambini piangere, li consolavo; mi veniva forza per loro e soffrivo di meno io”.