
Mercoledì 26 marzo, in occasione dei 50 anni dalla messa in onda, Rai Teche renderà disponibile su RaiPlay il programma di approfondimento “Dove va l’America”, una serie di cinque puntate del 1975 realizzata da Furio Colombo, Ugo Stille, Franco Lazzaretti, con le musiche di Lelio Luttazzi.
Attraverso un’accurata raccolta di interviste e testimonianze, la trasmissione esplora e approfondisce un contesto in trasformazione e l’atteggiamento degli americani di fronte ai cambiamenti sociali emersi a partire dagli anni ’60, in coincidenza con l’adozione di stili di vita “alternativi” che mettevano in discussione la tradizionale identità statunitense. L’inchiesta del 1975 esamina le varie strategie adottate per affrontare la crisi economica e di valori che ha colpito soprattutto i giovani, a seguito della crisi energetica del 1973 e delle dimissioni di Nixon per il caso Watergate. Un periodo di instabilità e incertezza, caratterizzato dalla critica alle conseguenze inattese di una crescita produttiva prolungata negli anni precedenti, che non era riuscita a eliminare del tutto le disuguaglianze sociali presenti nel Paese.
Nel contesto emerge anche una forte volontà di riconsiderare il ruolo degli Stati Uniti nella politica estera globale, soprattutto dopo il ritiro dal Vietnam. L’inchiesta documenta le prime forme di protesta legate a questioni ambientali ed ecologiche e critica un modello economico centrato sul consumismo, proponendo al contrario un approccio critico verso il consumo, animato dal movimento “consumerista”, il quale cercava di garantire i diritti di consumatori consapevoli e critici nei confronti dei modelli produttivi che stanno alla base della produzione di beni. Uno dei temi ricorrenti delle varie inchieste presentate è come armonizzare lo sviluppo quantitativo della produzione con il mantenimento della qualità della vita, attraverso una rielaborazione critica dell’“american way of life”. Anche i principali partiti politici americani mostrano segni di un rimescolamento delle proprie piattaforme e ideologie di riferimento, con repubblicani e democratici in cerca di una nuova identità.
Tra le numerose testimonianze che contribuiscono a illustrare le tensioni e le spinte al cambiamento nell’America degli anni ’70, spicca particolarmente l’intervista all’attore e regista Robert Redford, il quale riflette sul legame tra i giovani americani e l’epopea dei pionieri del Far West durante una cerimonia commemorativa in onore del pioniere Jeremiah Johnson, ruolo interpretato da Redford nel famoso film omonimo di Sydney Pollack, che in Italia è stato distribuito con il titolo “Corvo rosso non avrai il mio scalpo”.