Da Paolo Poli a Dario Fo: Strabioli racconta i giganti del ‘900

Da Paolo Poli a Dario Fo: Strabioli racconta i giganti del ‘900

La raffinata arte del ricordo si fa palcoscenico con Pino Strabioli che, al Teatro Gerolamo, sabato 24 e domenica 25 maggio 2025, presenterà in anteprima assoluta “Ve ne dico quattro”. Un viaggio inedito, frutto della collaborazione con Fabio Masi, che promette di ripercorrere le tappe salienti di incontri con figure titaniche del Novecento italiano.

Il sipario si leva, non con un fruscio di velluto, ma con un sospiro d’anima antica, un respiro profondo che affonda le sue radici nella terra fertile del tempo. Non è solo Paolo Poli a riemergere, fantasma gentile e irriverente, ma un’intera costellazione, un pantheon di astri che hanno tracciato solchi luminosi nel firmamento dell’arte. Le loro voci, i loro gesti, le loro risate, sono l’eco di un mare non più lontano. Gli spettatori saranno i fortunati bagnanti di un percorso che si farà perpetua estate dell’anima. E ora, come un tessitore di sogni, come un alchimista di sentimenti, Strabioli si erge. Non con la gravità di un oratore, ma con la leggerezza di una farfalla, eppure con la precisione di un orologiaio. Egli tesse, filo dopo filo, un arazzo di ricordi, un ricamo intriso di emozioni che fanno vibrare le corde più intime del cuore. Ci sono le risate, certo, quelle risate che sciolgono il gelo dell’anima e fanno fiorire il sorriso anche sulle labbra più corrugate. Ma ci sono anche gli aneddoti, piccole perle di saggezza e follia, schegge di vita che illuminano il genio di questi artisti, rivelando le loro fragilità e la loro grandezza.

Il filo del ricordo conduce il pubblico attraverso serate memorabili con la fulminante e geniale Franca Valeri, le intime colazioni con l’attrice dal fascino internazionale Valentina Cortese, e i pomeriggi trascorsi in compagnia di Dario Fo, l’affabulatore da premio Nobel. Non mancheranno le passeggiate romane al fianco di un’artista che ha lasciato il segno nel cuore della gente come Gabriella Ferri. Il segreto di Strabioli risiede nella sua capacità di aver ammirato e rispettato non solo l’artista, ma l’essere umano, vivendo ogni istante con una grazia e una leggerezza ammirevoli.

Pino Strabioli stesso si fa portavoce di questa esigenza impellente: “Perseguitare con leggerezza la bistrattata memoria per me è un’urgenza. Non salgo in cattedra, non ne sarei capace. Condividere i piccoli ricordi e la grande fortuna di aver incrociato personalità che con rigore, impegno, coerenza e passione ci hanno lasciato un’eredità enorme, lo sento come un dono da difendere e preservare. Con questa semplice serata provo a non accettare l’imperante invito alla dimenticanza”.

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