Amber Heard non mantiene la promessa di devolvere in beneficenza i 7 milioni del divorzio da Depp

Il processo che sembra un film: rivelazioni, colpi di scena, tradimenti e ricatti. Accuse e altre relazioni tra cui quella di Amber con Elon Musk

Nuove testimonianze e nuovi dettagli nel processo tra Johnny Depp e Amber Heard. Dopo le dichiarazioni sugli abusi reciproci rilasciate dalla terapista di coppia e la diagnosi di disturbo borderline di personalità per lei, i due ex continuano a darsi battaglia a suon di colpi di scena

Il divorzio è arrivato dopo 15 mesi dalle nozze e Depp ha dichiarato di essere rimasto sposato solo per senso del dovere e ora spera, come anche Amber, di spuntarla nella causa di diffamazione per salvare la propria reputazione e la propria carriera. 

Durante il dibattimento, a Depp è stato chiesto di elencare i ruoli interpretati, ma l’attore ha ricordato solo il film “Alice in Wonderland”, cosa che ha scatenato l’ilarità dei fan e l’ira del giudice che ha minacciato di cacciare tutti dall’aula. Depp ha anche detto che durante il ricevimento delle nozze, Amber avrebbe organizzato un momento di intrattenimento a base di droga. 

E l’ha anche accusata di tradimento perché Depp sostiene che la relazione che lei avrebbe avuto con Elon Musk, il miliardario CEO di Tesla, neo proprietario di Twitter, sarebbe iniziata quando erano ancora sposati. L’ex agente di lei, Christian Carino, ha testimoniato che quel rapporto sarebbe stato solo un “chiodo schiaccia chiodo” dopo la rottura con Depp.

La grande novità che ha fatto indignare i fan della Heard è il suo mancato rispetto della promessa fatta: l’attrice aveva detto che avrebbe devoluto interamente in beneficenza il ricavato dall’accordo di divorzio, dividendolo a metà tra l’ospedale pediatrico di Los Angeles e la ACLU (l’ Unione Americana per le Libertà Civili), ma a dicembre il presidente dell’associazione ha dichiarato di aver ricevuto una cifra di gran lunga inferiore alla metà dei 7 milioni di dollari ricavati.  A quanto dichiarato dall’attrice e dai suoi legali, ci sarebbe l’intenzione di mantenere la parola data ma, al momento, difficoltà finanziarie per poterlo fare. 

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