Me contro Te: «La cosa più bella? Entrare nel cuore dei bambini»

Il 1° gennaio esce nei cinema Me contro Te – persi nel tempo, terzo lungometraggio della coppia dei record Luì e Sofì. Ecco che cosa ci hanno raccontato in questa intervista

Luì e Sofì, alias Me contro Te,  ci hanno preso gusto anche al cinema. Dal 1° gennaio la coppia di youtuber che fa impazzire i bambini ritorna nelle sale con la nuova avventura Me contro Te – Persi nel tempo. Dopo il successo dei precedenti titoli (Me contro Te- La vendetta del Signor S e Me contro Te – Il mistero della scuola incantata che hanno incassato rispettivamente quasi 10 milioni di euro e poco più di 5 milioni) i due protagonisti si ritrovano persi nell’antico Egitto, dove saranno perseguitati da una nuova cattiva (Viperiana), e in un futuro imprecisato insieme al Signor S e a Perfidia. Riusciranno a ritornare nel loro tempo? Ad aiutarli ci sarà l’amico Pongo. 

In questo film ci sono citazioni di film iconici come Ritorno al futuro.
Luì: «Sì, quando scriviamo film pensiamo alle storie che hanno segnato la nostra infanzia e quanto ci siamo divertiti. Quello stesso divertimento  cerchiamo di trasmetterlo alle nuove generazioni rinnovando il linguaggio. Sicuramente Ritorno al futuro ha avuto un ruolo fondamentale nell’ideazione di questo film».
Sofì: «C’è anche Scooby-Doo e molto altro: i nostri film sono dei cartoon in live action». 

Avete inserito più balletti e canzoni rispetto ai precedenti film.
Luì: «Nel primo film c’era una sola canzone, nel secondo tre, mentre qui abbiamo aggiunto quattro momenti coreografici. Pensiamo che la musica possa aiutare ad alzare il ritmo della narrazione, ma soprattutto sia più importante della storia. Ci piace pensare che i bambini una volta a casa canticchino i nostri brani».

Il messaggio di questa avventura è di guardare oltre le apparenze e la diversità.
Sofì: «Capita anche a noi di essere giudicati solo sull’apparenza: le persone pensano che siamo infantili come nei video su YouTube. Siamo persone normalissime e serie. Un esercizio che tutti dovremmo fare più spesso è guardare oltre la superficie per cambiare».

Come siete cresciuti artisticamente?
Sofì: «Cerchiamo di migliorarci film dopo film, questo terza avventura è diversa e più ricca rispetto alle altre. I nostri fan se ne accorgeranno».
Luì: «La sfida è metterci sempre in gioco. Abbiamo iniziato per caso e il fatto di essere stati travolti dal successo ci permette di non porci dei limiti e di cercare di migliorarci sempre di più pur sempre divertendoci».

Fino a quando pensate di giocare con il vostro io infantile?
Luì: «Per ora non ci poniamo alcun limite d’età, verrà il giorno in cui in maniera naturale faremo altri contenuti». 
Sofì: «Ci sono ragazzi che ci seguivano qualche anno fa e che ci scrivono: “Siete stati la mia infanzia”. Leggere questi messaggi mette i brividi». 
Luì: «È come se entrassimo per sempre nel cuore di bambini. È la cosa più bella. Alcuni ragazzi di 14 anni ci dicono: “È bello rivedervi”. Ci seguono con nostalgia come capita a noi quando vediamo Cristina D’Avena o Giovanni Muciaccia». 

Avete mai pensato di approdare in tv?
Sofì: «Abbiamo ricevuto tante proposte, ma scegliamo ciò ci sembra più adatto a noi. Non è detto che non non faremo niente in televisione, aspettiamo la proposta giusta». 
Luì: «Facciamo quello che ci piace, non abbiamo obblighi con nessuno».

State già pensando al quarto film?
Luì: «Non abbiamo scritto ancora nulla, ci penseremo. Il nostro sogno è continuare a raccontare storie per il cinema e sorprendere i nostri fan. Vogliamo che al cinema vivano un’esperienza unica e che sia differente rispetto ai video su YouTube».

E al matrimonio invece ci pensate?
Sofì: «È complicato con le regole del Covid, ci penseremo nei prossimi anni. Di sicuro lo festeggeremo in Sicilia e stiamo studiando il modo di far partecipare i fan».

VanityFair.it

Torna in alto