Cinema in crisi, incassi a picco per la pandemia: “Necessario il sostegno del governo”

Il cinema è uno dei settori che ha risentito maggiormente la crisi dovuta alla pandemia da coronavirus. In seguito alla prolungata chiusura delle sale per la maggior parte del 2020, non c’è stata la possibilità di rientrare degli incassi perduti. Stando ai dati raccolti dalla Cinetel in Italia quest’anno si è registrato il -93% degli incassi, numeri drammatici davanti ai quali è necessario il supporto del governo.

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Il 2020 è stato un anno nefasto per il settore culturale, in particolar modo per il cinema che non ha avuto modo di riprendersi dalla chiusura delle sale, nemmeno adottando l’opzione della visione esclusiva in streaming, con un conseguente crollo degli incassi. Dall’inizio della pandemia, infatti, gli incassi sono arrivati ad una quota mai documentata prima, ovvero al -93%.

Per sperare, quindi, in una ripresa è necessario un supporto consistente da parte del Governo.
I numeri drammatici del cinema
Stando ai bilanci del 2020 stilati da Cinetel, la società che rileva circa il 95% del box office dell’intero mercato, in Italia si è registrato un incasso complessivo di oltre 182.5 milioni di euro valutato su circa 28 milioni di biglietti venduti, contando poi un calo di più del 71,3% relativo agli incassi e di più del 71% in relazione alle presenze. Prima che incombesse la pandemia sul nostro Paese, si era invece riscontrato un incremento dell’affluenza nelle sale rispetto ai primi mesi del 2019. Con la chiusura dei cinema, dall’8 marzo in poi, c’è stato un crollo generale del settore. Per questo motivo, davanti a numeri così drammatici, Anica e Anec chiedono a governo e Parlamento delle misure di sostegno permanenti che possano consentire la riapertura delle sale, sebbene già lo scorso luglio il ministro Franceschini avesse avanzato delle proposte in merito.

La crisi delle sale
Già a giugno, infatti, era possibile riscontrare dei dati preoccupanti per il cinema che ha tentato di risollevare le sue sorti attraverso lo streaming, mandando online quei film che avrebbero dovuto debuttare in sale. Ovviamente a poco è servito, in termini economici per rientrare dell’ingente danno procurato al settore cinematografico. Dopo la parvenza di un briciolo di normalità, con la riapertura delle sale questa estate, la chiusura di ottobre ha gettato nuovamente nello sconforto gli addetti ai lavori che, inoltre, hanno protestato per questa chiusura per molti immotivata.

L’incasso dei film italiani fino a febbraio
Riprendendo i dati raccolti dalla Cinetel, le produzioni italiane, comprese le co-produzioni avevano ottenuto un incasso di 103milioni di euro corrispondente a circa 15 milioni di biglietti venduti, con un incremento del 56% di presenze nelle sale grazie anche alle produzioni internazionali distribuite nei mesi di gennaio e febbraio. Tra i film italiani approdati in sala, quelli che hanno avuto maggior successo prima del lockdown, sono stati Tolo Tolo di Checco Zalone, “Me contro te- il film” con protagonista l’omonima coppia di youtuber e infine “Odio l’estate” di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Ilaria Costabile, Cinema.fanpage.it

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