Jonathan Pryce: “Che commozione essere Papa Francesco”

“Non sono cattolico ma interpretare papa Bergoglio mi ha lasciato qualche cosa dentro. Rivedere la scena in cui lo impersono a Lampedusa mi ha commosso”. Da Don Quixote a Francesco: chi è più ‘leggenda’ di Jonathan Pryce? Il settantunenne attore inglese si gode Capri, Hollywood con l’amico Terry Gilliam (che ne ha fatto il suo ‘feticcio’ sin dal cult ‘Brazil’) in attesa di ritirare il 30 dicembre il ‘Legend award’, massimo riconoscimento della manifestazione prodotta da Pascal Vicedomini. E per la prima volta parla diffusamente del suo ruolo in ‘The Pope’ di Fernando Meirelles, film Netflix attualmente in post produzione, con Anthony Hopkins nel ruolo di Ratzinger ed alcune scene girate alla Reggia di Caserta.

“Da non religioso sono entrato come in un mondo alieno – racconta -. Sappiamo che Bergoglio non è un santo, ma un uomo che ha avuto dei problemi per la sua vita passata, nel suo paese, l’Argentina, una storia che ha generato anche delle controversie di cui il film parla. Non è un biopic, ma spero che possa essere un’opera apprezzata da tutti perché il regista ha fatto davvero un grande lavoro. Anche se si basa sulle conversazioni immaginarie di due anziani uomini è un film pieno di energia. I due Papi si dicono però cose realmente dichiarate da entrambi. E sono due Papi gallesi!”, nota ironico il grande attore. “Per entrare nella parte di Francesco mi sono rasato e ho messo su qualche chilo, per il resto ho seguito la sceneggiatura come faccio sempre, senza compiere ulteriori ricerche”. La forza di Bergoglio, però, lo ha colpito. “La colpa di nessuno è la colpa di tutti”, ripete Pryce rinnovando la sua emozione nel girare la scena del discorso di Lampedusa ai migranti, quando il Papa parlò di perdita della responsabilità collettiva dinanzi alla tragedia.

Settantuno anni, settanta film (l’ultimo The Wife al fianco di Glenn Close, favorita alle vittoria dell’Oscar 2019) e quarantasei titoli televisivi all’attivo tra cui ‘Il trono di Spade’ (era l’Alto Passero), Jonathan Pryce è stato anche Elliot Carver nel film ‘007 – Il domani non muore mai’, il perfido magnate che vuol scatenare una guerra tra Cina e Regno Unito. Ma chi sarebbe oggi un cattivo per antonomasia? Pryce non ha dubbi. “Qualcuno che ha a che fare con twitter, con i social e che manipola le persone per stravolgere la realtà”.

ANSA

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