MIXER – Vent’anni di televisione di e con GIOVANNI MINOLI

La celebre puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia, un dichiarato esperimento televisivo e sociologico che dimostrò la pericolosità del potere dei media

La storica puntata del 1990 sul referendum tra Repubblica e Monarchia che creò scalpore e il faccia a faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader del Maggio francese sono gli highlights del nuovo appuntamento tv con MIXER – Vent’anni di televisione, in onda giovedì 1° giugno in seconda serata su Rai3 – e mercoledì 6 giugno in prima serata su Rai Storia, dove Giovanni Minoli continua la lettura dell’attualità con l’aiuto della storia attraverso il suo celebre rotocalco.

Alla vigilia del 77° anniversario della Repubblica italiana, viene proposta la puntata che fece scalpore nel 1990, dove si simulava la vittoria della Monarchia sulla Repubblica nel referendum del 2 giugno. Un esperimento televisivo e sociologico, dove Giovanni Minoli dimostrava, attraverso finte testimonianze e ricostruzioni, la potenziale capacità manipolatoria dei media che possono mescolare vero e falso per creare il verosimile. Un tema particolarmente attuale in epoca di fake news, per riflettere sul potere della tv da gestire eticamente con un alto livello di responsabilità. A seguire, invece, un focus storico e reale, dove vengono mostrati dubbi e incertezze presenti effettivamente nelle parole dei protagonisti della politica di quel momento, come Massimo Caprara, assistente di Palmiro Togliatti, all’epoca Segretario del Partito Comunista Italiano e Ministro di Grazia e Giustizia del primo Governo De Gasperi.

È del 1987 il Faccia a Faccia con Daniel Cohn-Bendit, leader e protagonista del Maggio francese. Il suo motto, tra sogni e utopie della generazione che ha cambiato il ‘900, è “Siate realisti, chiedete l’impossibile!”. Autodefinitosi “capo involontario” del ’68 francese e “riformatore radicale”, “Daniel il rosso”, si esprime sulla libertà sessuale, l’autonomia nel lavoro e nella cultura, il concetto di terrorismo, le responsabilità personali e quelle della società, fino alla decisione di vivere in una Comune e il rapporto con l’ebraismo.

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