Ora o mai più, meteore della canzone alla riscossa

Su Rai1 dall’8 Giugno. Amadeus: so cosa significa essere dimenticati

Non sarà una “felice reunion tra vecchi amici”, né “un happening con belle canzoni”, né ancora un nostalgico “come eravamo”: Amadeus non ha dubbi, il suo Ora o mai più, il nuovo programma che condurrà da venerdì 8 giugno in prima serata su Rai1, sarà “un treno da prendere al volo” a disposizione di 8 meteore della canzone italiana per dare loro una seconda chance di successo. Per 4 puntate, per la regia di Stefano Vicario, i cantanti Marco Armani, Alessandro Canino, Massimo Di Cataldo, I Jalisse, Lisa, Donatella Milani, Valeria Rossi e Stefano Sani proveranno a uscire dalla zona d’ombra in cui sono entrati cimentandosi in una gara agguerrita a suon di canzoni: solo uno di loro infatti vincerà l’opportunità di realizzare un disco e di tornare nel cuore della gente.”Sono felice che questi cantanti abbiano una seconda chance. Molti di loro sono miei amici e nessuno più di me può capire cosa significhi quando il telefono non squilla”, dice all’ANSA Amadeus poco prima di presentare il programma alla stampa, “Non si può pensare che un personaggio dello spettacolo non sbagli mai niente. Qualcosa può sempre succedere: ti aiutano la famiglia, gli amici, ma non è piacevole quando prima hai tutti intorno e poi nessuno si ricorda più di te”. “Dopo aver lasciato l’Eredità ho avuto anche io un periodo di buio totale, dalla popolarità sono passato al nulla – prosegue – poi da Mezzogiorno in famiglia ho ricominciato e ho avuto il mio Ora o mai più”. A giudicare i protagonisti del programma ci penseranno 100 appassionati presenti nel pubblico ma soprattutto 8 star della musica leggera italiana,Orietta Berti, Patty Pravo, Loredana Bertè, Fausto Leali, Red Canzian, Marco Masini, Michele Zarrillo e Marcella Bella, ognuno dei quali svolgerà anche il ruolo di coach per uno dei concorrenti (ma gli abbinamenti saranno svelati nella prima puntata). I “big” non solo daranno consigli, ma affiancheranno i protagonisti in gara nell’interpretazione (sempre rigorosamente dal vivo, con l‘orchestra del Maestro Leonardo De Amicis) di inediti duetti dei loro brani più famosi.In questo format tutto italiano (anche Carlo Conti tra gli autori), la struttura del talent musicale si unisce all’aspetto umano, necessario per raccontare cosa c’è dietro un fallimento e mostrare al tempo stesso la strada per superarlo. “Nel programma ci sono anche le storie dei protagonisti: capiremo se è stata la sorte, o sono state scelte sbagliate, o una malattia a farli scivolare dalla cima della montagna giù a valle”, spiega Amadeus, “per nessuno dei cantanti in gara questo programma è un gioco, e anche il titolo lo fa capire: tutti l’hanno presa molto seriamente, si impegnano molto anche perché non hanno più vent’anni e ci sperano davvero di vincere”. Fondamentale il rapporto umano oltre che professionale tra ogni concorrente e il proprio coach: “il lavoro dei maestri è molto importante”, dice infatti Amadeus. E conclude immaginando Sanremo, dove ancora la sua carriera ancora non lo ha portato: “Dovessi fare il Festival li vorrei tutti e 8 i maestri, e mi porterei anche il vincitore di Ora o mai più”.

Ansa

Torna in alto