Usa, Gwyneth Paltrow assolta nel processo per l’incidente sugli sci

Gwineth Paltrow è stata assolta nel processo per un incidente sugli sci avvenuto nel 2016.

Terry Sanderson, tecnico optometrista in pensione di 76 anni, aveva chiesto un risarcimento di quasi 3,3 milioni di dollari sostenendo che, in una giornata sulle nevi, in un elegante resort delle Montagne Rocciose nell’inverno del 2016, era stato travolto dall’attrice. Cadendo a terra avrebbe riportato la rottura di quattro costole e soprattutto danni psicologici permanenti. Il processo ha avuto grande risonanza mediatica non solo per la popolarità dell’attrice ma anche per alcune sue uscite bizzarre. Come quando, a chi le chiedeva quale fosse stata la prima conseguenza dell’incidente, lei ha risposto ineffabile: “Ho perso una giornata e mezzo sugli sci”.

Le accuse di danni psicologici
Nelle sue accuse a Paltrow Sanderson ha parlato di “tre esperienze di pre-morte” che sarebbero legate al danno lasciato dall’incidente e che si sono riflesse in tre momenti in cui non ha potuto prendere “le giuste decisioni mediche”, cosa che ha definito insolito nella sua personalità. Il primo è stato un blackout che è durato a lungo, il secondo è stato un momento in cui si e’ tagliata una gamba danneggiando l’arteria femorale mentre tagliava una scatola di cartone, e l’ultimo e’ stato un’overdose accidentale di ossicodone. “In questo momento in questo processo incolpi la signora Paltrow per queste tre esperienze di pre-morte?”, ha chiesto l’avvocato dell’attrice di “Shakespeare in Love”, Stephen Owen, a cui Sanderson ha risposto: “Si’, è molto insolito per me non per prendere buone decisioni mediche”.

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