C’è posta per te, Roberto Mancini: «Non mollare mai è importante»

Due nuove sorprese per il people show dei sentimenti di Canale 5. La quarta puntata di C’è posta per te, infatti, ha ospitato due personaggi molto amati dal pubblico. Da una parte l’attore e regista Marco Bocci. Dall’altra, il CT della Nazionale italiana, Roberto Mancini. Due ospiti speciali che hanno saputo regalare al pubblico e ai protagonisti delle storie raccontate da Maria De Filippi grandi emozioni ed empatia.

Quando ha fatto il suo ingresso nello studio, Roberto Mancini si è trovato di fronte a una standing ovation emozionata (pochi istanti prima, era andata in onda la proiezione di tutti i successi del CT, soprattutto quelli che hanno portato l’Italia a trionfare agli ultimi Europei). La stessa Maria De Filippi lo ha riconosciuto: «È la prima volta che lo studio è in piedi così». Mancini è il “regalo” di una giovane ragazza, Martina, al compagno, Simone, che ha perso il lavoro. Dallo scorso maggio, il ragazzo non lavora e si occupa della casa e delle due bambine: «Lui si sente un fallito perché solo io ho uno stipendio. Si mortifica sempre di più, spesso si chiude in bagno e vedo che torna con gli occhi lucidi», ha raccontato Martina. Così, l’idea di invitarlo a C’è posta per te. Per fargli capire che non deve sentirsi un fallito

Ma poco prima dell’arrivo di Mancini, c’è stato lo spazio per una grande sorpresa: Simone ha infatti ottenuto un posto di lavoro. È entrato in studio il proprietario di una ditta edile che gli ha offerto un contratto di sei mesi: «Che verrà sicuramente rinnovato con un indeterminato», ha assicurato. È arrivato poi il momento del CT della Nazionale italiana. «Questa mi sembra una bella serata. Piano piano le cose vanno a posto. Siete giovani, belli, avete due bambine meravigliose. Bisogna sempre crederci, anche nei momenti più difficili. Non mollare mai credo che sia importante. Si può sempre migliorare», ha detto loro Mancini. Poco dopo, ha regalato a Simone la maglietta di Ciro Immobile e alcuni giochi per le bambine. 

L’attore – e ora anche regista – Marco Bocci è invece stato “il regalo” di tre fratelli(Giovanni, Anna e Raffaella) alla madre Rosaria, che ha perso a ottobre 2020 il marito a causa di un mieloma alle ossa non diagnosticato. Dal momento della morte di loro padre, i ragazzi hanno raccontato che «mamma non è più quella di prima e si divide tra casa e cimitero». E in tutto questo, per non far mancare nulla ai loro figli, ha accettato un lavoro molto duro fisicamente. Una delle figlie, Raffaella, è in dolce attesa. Per far sentire coinvolta la madre in quella che sarà la convivenza del suo primo nipotino, il compagno di Raffaella le ha regalato un mazzo di chiavi della casa dove andranno ad abitare. «Casa nostra è anche casa vostra», ha confermato.

Appena si è seduto a fianco di Rosaria, Marco Bocci ha subito mostrato tutta la sua empatia. «Ho parlato con i tuoi figli che ti amano alla follia. È bello avere dei figli che ti fanno arrivare così il loro amore. Credo che le emozioni debbano essere vissute. Se si ha un dolore, questo dolore non va dimenticato. Va vissuto, va cavalcato, ed è l’unico modo per superarlo», ha iniziato. «C’era una persona che diceva una frase, che mi sono anche tatuato: “Non esiste curva dove non si possa sorpassare”. In realtà è una metafora. Ci dice che non esiste un ostacolo insormontabile. In qualche modo si può affrontare tutto. Tu hai a disposizione tre ragazzi che hai cresciuto in maniera splendida e che vogliono condividere con te tutto. Fatevi forza insieme. Soffrite insieme ma divertitevi anche insieme». Un messaggio vitale che è stato accolto dalla famiglia come una promessa di rinascita

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