Dazn, una guida contro i pirati

Cinque milioni di pirati in Italia hanno scaricato illegalmente eventi sportivi, soprattutto di calcio, trasmessi in pay tv nel corso del 2019. Un danno pazzesco per Sky e Dazn, che in questo modo perdono fatturato e non riescono a intercettare legalmente un bacino enorme di potenziali clienti.

Mentre nei segmenti dei film, delle serie tv, della musica e degli e-book la pirateria è un fenomeno ormai in lenta regressione (per merito delle piattaforme di streaming con prezzi di abbonamento contenuti e consumo illimitato), gli eventi sportivi live, e il calcio in particolare, sono ancora sotto attacco e la tendenza al consumo illegale è, anzi, in crescita costante. Contrastare la pirateria non è semplice, per due ordini di motivi: i siti pirata hanno in genere i loro server all’estero, e se al lunedì le forze dell’ordine riescono a chiuderne uno per esempio in Romania (con lunghe indagini e lunghissime pratiche burocratiche, fatte di rogatorie internazionali e quant’altro), al martedì questi server ricompaiono, poniamo, in Bulgaria, e tutto riprende come prima; inoltre la Polizia postale, oltre a individuare i siti pirata e i server, sa già benissimo chi sono tutti gli utenti finali del servizio. Ma, per problemi legati alle normative sulla privacy, fa fatica a intervenire direttamente sui consumatori finali.

Per questo Dazn, la piattaforma in streaming a pagamento che in Italia trasmette, tra l’altro, tre partite della Serie A di calcio a turno, tutta la Serie B, la Liga spagnola, i due canali di Eurosport, tutta la boxe internazionale e dal 2020 anche il circuito della MotoGp, oltre che collaborare attivamente con le forze dell’ordine per combattere il fenomeno, ha deciso di lanciare una campagna di educazione e informazione sul contrasto alla pirateria, in collaborazione con l’Unione nazionale consumatori. Hanno realizzato una guida anti pirateria («Pay tv illegale») distribuita in 250 scuole sparse in tutta Italia, e già scaricata in milioni di copie dal sito della Unc, organizzando poi incontri e momenti di riflessione. «In Italia si stimano oltre 5 milioni di persone che hanno usufruito illegalmente di contenuti sportivi live, e oltre 22 milioni di atti di pirateria sportiva. Il calcio è lo sport più penalizzato dalla pirateria di eventi live, con due pirati su tre, seguito da Formula 1 e MotoGp», spiegano da Dazn. E, ricorda Massimo Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, «la pirateria è un atto criminale, punibile con multe e reclusione. Gestito principalmente dall’estero, il fenomeno, nel solo 2018, ha sviluppato in Italia un giro d’affari di 200 milioni di euro. Obiettivo della guida realizzata con Dazn è quello di evidenziare proprio gli aspetti meno conosciuti e più pericolosi legati all’accesso illegale a canali e programmi della pay tv. Comprendere, ad esempio, i rischi di violazione dei nostri dati, che poi potrebbero essere usati dai criminali per clonare la carta di credito, compiere un furto di identità e comunque commettere truffe a nostro nome».

In Italia, nel solo 2018, sono stati persi oltre 600 milioni di euro di fatturato dall’industria audiovisiva a causa della pirateria, con un danno per l’intera economia italiana pari a 1,2 miliardi di euro, secondo le stime di Fapav-Federazione antipirateria audiovisiva.

«Dal nostro arrivo in Italia nel 2018 in qualità di broadcaster di eventi sportivi live», sottolinea Veronica Diquattro, executive vice president Southern Europe di Dazn, «abbiamo subito visto quale impatto la pirateria avesse sul nostro modello di business. Stiamo lavorando perché aumenti la conoscenza del fatto che acquistare e fruire di contenuti pirati non è solo un comportamento scorretto, ma è un reato. Le organizzazioni criminali dietro questo fenomeno mettono a repentaglio la sicurezza informatica di coloro che usufruiscono dei servizi di streaming. Ma non possiamo combattere la pirateria da soli». I siti pirata si possono segnalare alla Polizia postale (registrandosi nella sezione Collabora del sito www.commissariatodips.it), all’Agcom o direttamente tramite Google.

Claudio Plazzotta, ItaliaOggi

Torna in alto