Great Men: lo spettacolo teatrale realizzato dalla Pinacoteca di Brera

Un progetto unico di Brera e della Biblioteca Braidense: una pièce teatrale in tre lingue che narra l’esilio di Dante e di Napoleone, da vedere sul canale streaming della Pinacoteca milanese

Teatro ripreso dalle telecamere come fosse un film, come set una prestigiosa biblioteca di un museo, il tutto da vedere online sul divano di casa: non è il gioco delle scatole cinesi delle arti ma Great Men, il visionario progetto che Brera e la Biblioteca Braidense hanno appena confezionato come regalo di fine anno per gli amanti della cultura. È il primo caso in Italia di produzione internazionale di questo genere: circa un’ora di spettacolo, disponibile per tutti sul canale BreraPlus.org a partire dal 30 dicembre, in lingua inglese e sottotitolato in italiano.

L’argomento a prima vista può sembrare bizzarro: Great Mencelebra – insieme – Dante e Napolepone, partendo dalla circostanza anagrafica che il 2021 ormai al termine è stato sia l’anno di celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che quello dei 200 anni della morte di Napoleone Bonaparte.

Che cosa hanno in comune questi due protagonisti della storia? Brera  – con il sostegno di Intesa Sanpaolo –  ha ideato un progetto multimediale dedicato all’esilio di questi due giganti del passato, tracciando similitudini apparentemente improbabili (ma in realtà fortissime) con l’esperienza di isolamento che abbiamo subito durante il periodo della pandemia. Per l’occasione ha ingaggiato l’inglese Emily Renée, giovane e già affermata drammaturga inglese, per una pièce in due atti e tre lingue che parla di relazioni genitoriali, divergenze culturaliricerca del proprio posto nel mondo. I protagonisti sono Thomas e Bijan, migliori amici che si parlano su Skype: osserviamo la loro conversazione (in scena e nel video sulla scena) e la rispettiva riscoperta di un genitore assente o fin troppo presente. Sullo sfondo, la rilettura della vicenda dantesca e di quella napoleonica e, attonro, i mille dubbi esistenziali della generazione di oggi, sempre così iperconnessa.

Su Brera Plus tutto sarà composto in un lungometraggio ma il making of è avvenuto il 13 dicembre scorso, su un palco allestito nella meravigliosa Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense di Milano (avete mai visto il lampadario?) dove recitava, per la regia di Fabio CherstichJacopo Rampini, attore poliglotta e sperimentatore, perfetto per il ruolo. Vogue Italia era presente (quale pubblico-attore).

«Sono entrato in scena in pigiama, stanco e stropicciato: fa un certo effetto se pensiamo che abbiamo registrato in una delle biblioteche più belle d’Italia, vero?» ci dice l’attore, che abita New York ma in questi mesi è a Roma. Globetrotter e poliglotta per nascita – una vita tra Parigi e San Francisco, al seguito del padre Federico, nota firma del giornalismo – Jacopo Rampini crede che teatro e cinema debbano  abbracciare con fiducia il cambiamento in corso e integrarsi con le nuove tecnologie anche se – alla fine dei conti – una cosa sola conta: «L’ascolto».

In scena con lui Jorge Franco IV e Marco Gambino, ma dovremmo dire online: la performance che abbiamo visto alla Braidense sarà montata in pellicola digitale e resa disponibile online su Brera Plus per il pubblico di qualsiasi parte del mondo. «Si tratta di un prodotto innovativo che gioca con effetti a sorpresa, rimandi inaspettati, e si svela pian piano. Consente anche agli spettatori da casa di essere gli attori di uno spettacolo che assume più ampio respiro nella dimensione online: sarà infatti possibile, grazie alle prestazioni della piattaforma, selezionare e decidere da quale personaggio, Thomas o Bijan, far partire la narrazione», spiega James Bradburne, direttrore della Pinacoteca di Brera e della Braidense, vero deus ex machina della complessa operazione. Il finale a sorpresa restituisce tutta la modernità di Dante e di Napoleone, Great men di ieri e di oggi.

Vogue.it

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