Loredana Berté, a The voice ho scoperto la gentilezza

È la più grintosa delle cantanti italiane e lo dimostra anche nel suo ultimo album ‘Manifesto’, ma a ‘The Voice senior’ – il talent show di Rai Uno dove, dopo la vittoria dello scorso anno, torna come coach di talenti over 60 – Loredana Bertè ha scoperto il valore della gentilezza.

“Per me il talento non ha età – dice la voce di ‘Non sono una signora’ – tratto i concorrenti con gentilezza, comprensione e curiosità perché la loro voglia di dimostrare chi sono è quasi surreale, mi arriva alla pancia, è una potenza che mi prende e non penso alla loro età, penso solo a mettere a disposizione il mio vissuto”. “Anche io ho voglia di cantare perché per me – confida Loredana dai capelli blu – cantare è vita e trasferire curiosità. Con i colleghi cerchiamo sempre di alleggerire la situazione, anche in questa edizione cercherò di dare tutto ciò che posso e di più, con molta gentilezza”. Loredana ammette che gentilezza era una parola non molto presente finora nel suo vocabolario: “mi proietto – racconta- in questa dimensione nuova, grazie a questi signori che arrivano con la loro voglia incredibile di mettersi in gioco, mi assale questo sentimento, la voglia di non essere la stronza che spesso sono nella vita, mi viene voglia di affetto e tenerezza”. Poi, certo, “devono essere fortissimi sennò non mi giro lo faccio solo se so che posso fare un percorso preciso con loro e assegnare le canzoni giuste secondo il registro di voce. Questo rimane importante, la voce, che sia unica perché passare il turno è la prima cosa, ma la gentilezza – torna a sottolineare Loredana – non deve mai mancare: non voglio ferire nessuno con un aggettivo, non voglio che pensino di essere giudicati e basta, perché dietro le loro voci scopriamo che ci sono storie molto importanti e anche quelle vengono messe in gioco. Per questo quando diciamo un no sono più contenta se so che i concorrenti hanno un altro lavoro”. E tutto questo è nuovo per lei: “Sì è vero, ho imparato molto da questo programma, non avevo mai fatto – spiega- un’esperienza così, dalla band agli autori e produttori il mondo che mi circonda è tutto diverso” Un’attenzione particolare agli altri che nel suo ultimo lavoro di studio, ‘Manifesto’, uscito lo scorso 5 novembre, si concentra soprattutto sul mondo femminile: é un urlo contro la violenza sulle donne il brano “Ho smesso di tacere”, scritto da Luciano Ligabue. “Quando l’ho inciso, in sala di registrazione – ammette Loredana mi veniva da piangere”. Anche perché la violenza che canta è “una storia che ho vissuto sulla mia pelle, ti rimane addosso per sempre e ci fai i conti ogni giorno. Ma non dobbiamo tacere, non dobbiamo assumerci colpe che non abbiamo, le donne sono vittime, questo deve essere chiaro”. Di donne parlano anche i brani’ Dark Lady’, ‘Florida’ e ‘Donne di Ferro’. “Per quella che è stata la mia storia artistica e di vita – racconta lei – la donna è sempre una figura centrale, nel ’74 cantavo “Sei bellissima”, oggi questi pezzi. Ho voluto sempre raccontare le donne, mi sono sempre ribellata al ruolo di donna oggetto che ci volevano e ci vogliono, ahimé, ancora dare. Sono una donna e anche per istinto porto nella mia musica i miei sentimenti, le mie sensazioni e quello che vedo intorno a me, andando contro a tutto quello che ci vogliono imporre”. E questa volta, lo fa con una gentilezza tutta nuova.

Gioia Giudici, ANSA

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