Raffaello Tonon: “A mia madre devo tutto, a mio padre i soldi” (Vieni da me)

Raffaello Tonon è il terzo ed ultimo ospite dell’ultima puntata della settimana di Vieni da me. Caterina Balivo, dopo aver ripercorso le tappe più importanti della vita di Lorena Bianchetti e aver raccontato l’amore che c’è tra Roberta Giarrusso e Riccardo Di Pasquale, mostra al proprio pubblico un Raffaello Tonon più intimo. L’opinionista che è diventato ancora più popolare partecipando alla scorsa edizione del Grande Fratello Vip, ha parlato della sua vita, soffermandosi sul rapporto con i genitori. “A mia madre devo tutto, mi ha insegnato tutto. Quello che sono oggi lo devo a lei. A papà non devo nulla, gli devo i soldi che ci ha dato per mantenerci. Sicuramente è stato un gran lavoratore, è stato un uomo che non ha mai fatto mancare nulla di materiale Da lì in poi, mia madre è stata madre e padre. Nel bene e nel male ha compiuto un anno d’amore che è quello di amare un figlio” – racconta Tonon. “I tuoi genitori vivono insieme?“, chide la Balivo. “Sì, loro vivono insieme, ma è il loro rapporto. Io parlo del mio con ognuno di loro”, risponde Tonon che ribadisce di essere estremamente legato alla madre, la prima a capire le sue fragilità.Raffaello Tonon è un uomo che è riuscito a realizzare parte dei suoi sogni riuscendo a conquistare un piccolo spazio nel mondo della televisione. “Ce l’ho fatta perchè grazie alla telecamera, io ho capito che la televisione, a Raffaello, riempiva le vele di un vento chiamato entusiasmo che mi avrebbe potuto aiutare a navigare a lungo e per questo non potrò mai smettere di ringraziare Costanzo che mi ha cambiato la vita” – racconta Tonon che poi parla della depressione – “io avevo attrazione per il vuoto, per la finestra perchè pensavo che la mia vita fosse sotto un cono di oscurità umana”. Poi rivolge un appello a chi, in questo momento, si trova in quella che era la sua condizione: “mi metto nei panni di chi sta com’ero io tanti anni fa e, a quest’ora, è a letto, sul divano e gira i canali della televisione e magari si ferma qui su Raiuno e a volte sei così svuotato che senti ma non ascolti, ascolti, ma non capisci. Se siete lì davanti, vido che ce la potete fare, basta curarvi. Io l’ho fatto e quando sono guarito ho capito che non potevo morire vittima di me stesso. Dalla depressione si esce solo se si è curati bene”, conclude Tonon.

Stella Dibenedetto, ilsussidiario.net

Torna in alto