Morgan difende Asia Argento sul caso Bourdain: “L’ho amata e ha tutta la mia complicità”

In replica alle insinuazioni contenute nel libro biografia l’Argento pubblica uno scatto di se stessa con indosso una maglietta con il messaggio “Stop Busting My Balls”

Morgan interviene in difesa della sua ex compagna Asia Argento, dopo l’uscita di alcuni stralci della biografia non autorizzata “Down and out in paradise”, sulla morte per suicidio dello chef Anthony Bourdain, fidanzato dell’attrice. Alcuni messaggi che i due si erano scambiati il giorno in cui Bourdain si tolse la vita farebbero intuire una qualche responsabilità dell’attrice italiana nella sua tragica decisione. Morgan ha scritto un lungo post su Instagram in cui dichiara tutto il suo appoggio alla sua ex scrivendo: “L’amore tra me e lei c’è stato veramente, ci siamo amati (…) e anche se non sono più innamorato di lei avrà sempre il mio rispetto e la mia complicità.”

L’ex frontman dei Bluvertigo, a cui è stato chiesto di commentare le insinuazioni sull’Argento contenute nella biografia non ha esitato e prendere le difese della sua ex: “Oggi 29 settembre (seduto in quel caffè io non pensavo a te) mi chiedono di commentare la notizia su Asia, questa la mia risposta. Io ho amato Asia e ho fatto una figlia con lei, anzi avuto una figlia da lei, una creatura che oggi ha 21 anni ed è una donna meravigliosa, sensibile piena di talenti di ogni tipo e curiosa, colta e dolce, umana profondamente. È figlia dell’amore tra me e Asia, il nostro ‘figlm’, dicevamo. L’amore tra me e lei c’è stato veramente, ci siamo amati, e quando si dice “ti amo” anche una volta finito il desiderio e conclusa la storia, quello rimane per sempre. Non potrei mai dire ne’ fare nulla contro la madre di mia figlia, e anche se non sono più innamorato di lei avrà sempre il mio rispetto e la mia complicità”.

Immediata la risposta di Asia che ha subito scritto un “Grazie Marco” con un cuore rosso, sotto al post di Morgan.

Ma l’attrice ha voluto replicare alle polemiche scatenate dalla pubblicazione del libro anche sul suo profilo social. In un storia Instagram l’Argento ha pubblicato un’immagine di se stessa con indosso una maglietta con il messaggio “Stop Busting My Balls”, alludendo alle ultime parole via messaggio, che, stando a quanto si legge nella biografia non autorizzata, avrebbe mandato al defunto chef, proprio il giorno in cui si suicidò.

Come viene raccontato nel libro, alcuni giorni prima della sua morte Bourdain avrebbe visto alcuni scatti di Asia avvinghiata ad un altro uomo, il giovane giornalista francese Hugo Clément. Lo chef le scrisse alcuni messaggi in cui si può leggere tutto il suo rammarico: “Sto bene. Non sono infastidito. Non sono neanche geloso che tu sia stata con un altro uomo. Non ti possiedo. Sei libera. Come ti ho detto. Come ti ho promesso. Ma sei stata negligente. Sei stata sconsiderata con il mio cuore. La mia vita”. 

Tra i file, le mail e i messaggi inviati da dispositivi vari usati da Bourdain recuperati da Charles Leerhsen, il giornalista che ha scritto la biografia, ci sarebbero anche gli ultimi salienti sms che i due si erano scambiati, proprio il giorno della morte dello chef: “C’è qualcosa che posso fare?”, avrebbe chiesto lui: “Smettila di rompermi le palle”, “Stop Busting my Balls”, (come recita la scritta sulla maglietta postata da Asia) avrebbe risposto lei ricevendo come unica replica da parte di Bourdain un laconico “OK”.

Proprio nei giorni precedenti alla tragica decisione dello chef la relazione tra Asia e Bourdain si era fatta più turbolenta e conflittuale, i due avevano litigato più volte, si legge nel libro e le foto di lei e Hugo Clément, non avevano che peggiorato le cose 


Asia Argento ha sempre ammesso che lei e Anthony Bourdain si erano più volte “traditi” a vicenda: “Non era un problema”.
Tre mesi dopo la morte di Bourdain nel 2018, l’attrice aveva dichiarato, tra le lacrime, a DailyMailTV: “La gente dice che l’ho ucciso. Dicono che l’ho ucciso. La gente ha bisogno di pensare che si è suicidato per qualcosa del genere? Aveva tradito anche me. Per noi non era un problema. Era un uomo che viaggiava 265 giorni all’anno. Ci siamo divertiti moltissimo in reciproca compagnia quando ci siamo visti. Ma non siamo bambini. Siamo adulti”.

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