“Theme Time Radio Hour”, Bob Dylan torna in radio con il suo programma dopo dieci anni

Dopo un decennio e cento episodi Bob Dylan torna a fare il dj in radio: un episodio di due ore (il doppio dell’ora solita) a tema whiskey in onda sulla emittente satellitare Sirius XM e adesso disponibile in streaming sul sito web del premio Nobel è anche l’occasione giusta per promuovere l’Heaven’s Door, la sua personale etichetta del distillato il cui nome è ispirato a una delle sue canzoni più famose. È dallo scorso marzo che il cantautore, 79 anni, è in lockdown a causa del Coronavirus che lo ha costretto a cancellare le tappe del suo Never Ending Tour: per Dylan la quarantena si è rivelata però produttiva, con la pubblicazione del primo album di inediti in otto anni nuovo album, Rough and Rowdy Ways, il primo di inediti in otto anni, aperto dalla traccia più lunga da lui mai incisa, il capolavoro incentrato sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, Murder Most Foul. La Theme Time Radio Hour, la serie in onda su SiriuxMX dal 2006 al 2009, aveva avuto un tema a puntata scelto dal cantautore di Duluth tra quelli che gli stavano più a cuore – tra i tanti, il baseball, le auto, il tempo, i presidenti – ed esplorato attraverso canzoni, poesie, digressioni e botta e risposta con ospiti come Elvis Costello, Tom Waits, Merle Haggard, Jack White John Cusack.

“Qualcuno ha ancora una radio?”, scherza stavolta il cantante senza peraltro nascondere l’interesse personale nel soggetto della puntata: “Non voglio prendervi in giro, non funzionerebbe. Dovete assaggiarlo: parla da solo. Ma abbiamo tutti pensato che sarebbe stata una buona idea fare un episodio su questo intossicante ambrato. Ci sono un sacco di canzoni con questo tema ed è stato divertente rimettere insieme la squadra”.

Approfittando della coincidenza con il Bourbon History Month che cade proprio a settembre, i brani a tema superalcolico prescelti sono di Van Morrison, George Jones, Thin Lizzy, Tom Waits, gli Stanley Brothers e Julie London, vecchie glorie del blues come Byllye Williams e Wynonie Harris e naturalmente Frank Sinatra a cui il cantante ha dedicato un album di cover, Shadows in the Night, nel 2015. Dylan resuscita anche la versione anni Venti di Charlie Poole di If the River Was
Whiskey (Hesitation Blues)
 inframezzato a battute e spigolature su whiskey e sbornie. Il premio Nobel ha debuttato nel mondo dei liquori nella primavera del 2018 in collaborazione con Marc Bushala, fan della vita e imprenditore di superalcolici del Midwest. Le bottiglie della collezione, un rye, un bourbon e un double barrel sono però disponibili online e in negozi specializzati in alcuni stati americani. L’affondo nel mondo dei liquori è stata d’altra parte l’ultima avventura nelle cento vite di Dylan che non è affatto nuovo al mondo della pubblicità. Il cantautore ha in passato prestato volto e voce al brand di lingerie Victoria’s Secret, a un Suv della Cadillac e poi brani per Apple, Pepsi, IBM e Google, fino allo yogurt Chobani e alla Chrysler per il Superbowl 2014.

Repubblica.it

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