(Tiziano Rapanà) Ormai lo sapete, avendo scritto ieri su Guess my age, che tifo per Enrico Papi. Tuttavia Boom, il quiz competitor di Nove (giunto alla seconda stagione) condotto da Max Giusti, è ben altra cosa rispetto al debole e non originalissimo gioco di Tv8. Boom ha una marcia in più: possiede una scenografia visivamente affascinante, propone delle domande interessanti e particolarmente difficili e più in generale il programma vive di una scrittura vivacemente sostenuta. Una scrittura che, peraltro, non si è paludata sulla convenzionalità vincente e ha dunque scelto di dare al gioco, qualche piacevole sapore di novità che per fortuna non ha stravolto l’ottima struttura del programma, che è forte e resistente – al contrario di Guess my age – all’usura del tempo. Pertanto vi invito a non fare fede ai recenti ascolti che danno vincente Papi, perché sono frutto dell’effetto novità. Aspettate, qualche tempo, e vedrete che Boom ritornerà saldamente in testa, anche se ovviamente non riuscirà a conquistare il primo posto della gara dell’access prime time. Tra l’altro Max Giusti merita questo raggiungimento del successo, perché il programma rappresenta, per l’attore e conduttore, il suo più bel momento di agire artistico. Max Giusti, in passato, difficilmente mi ha convinto. Ho apprezzato i suoi modi di fare simpatici, ma non l’ho mai visto come un bravo conduttore. Per me funzionava alla perfezione come caratterista comico al cinema – e a tal proposito, vi suggerisco di recuperare Le barzellette dei fratelli Vanzina, dove avete la possibilità di ammirare gli splendidi duetti tra Giusti e la brava (e purtroppo sottovalutata) Chiara Noschese -, ma meno come presentatore in tv. Non mi era piaciuta la performance in Matinée, su Rai 2, di Marco Giusti e avevo addirittura detestato la sua presenza negli Affari tuoi di Rai 1 (e in verità ho quasi – tranne Insinna – detestato tutti i conduttori post-Bonolis, per me insostituibile). Adesso invece mi piace, perché sa ben dominare la conduzione, che ha raggiunto costruendo un equilibrio tra il serio e il faceto, che ben si sposa con il clima adrenalinico di Boom.
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