PISCOPO (RAI): RALLENTERÀ IL MERCATO PUBBLICITARIO

Piscopo_FabrizioFabrizio Piscopo, amministratore delegato di Rai pubblicità, conferma le previsioni di chiudere il 2016 con una raccolta di 700 milioni di euro, in crescita del 6% sul 2015. Ribadisce anche che la sua concessionaria, da tre anni, performa sempre sopra la media del mercato della tv. O che il primo semestre 2016 di Rai pubblicità sia a +10,6% (grazie anche al boom di giugno, +41,8% per effetto degli Europei di calcio, al netto dei quali sarebbe a +5%).
Sottolineando come le tv generaliste Rai abbiano una raccolta a +11,3% tra gennaio e giugno, le tv specializzate a +5,5%, la radio Rai a +8,3% e il web a +21,1%. Pure per la stagione autunnale vi sarebbero le premesse per essere molto ottimisti, tenuto conto che per le tv Rai generaliste si stima un +8% di ascolti in prime time e un +2% sulle 24 ore, e che le altre reti del digitale terrestre, trainate da Rai 4, dovrebbero volare a un +10% di ascolti nell’all day.
Ma tutte queste belle notizie, purtroppo, potrebbero però venire intossicate dall’effetto Brexit. L’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, infatti, secondo Piscopo avrà impatti molto negativi su tutte le economie. «Ricordo solo che le borse stanno perdendo molto più di quanto hanno fatto nel 2008 col crack di Lehman brothers. E dopo quel crack il mondo è andato in recessione per otto anni. Ora stavamo riemergendo. Ma Brexit, per me, comporterà un probabile calo dei consumi, un rallentamento del mercato pubblicitario. E magari, in pochi mesi, si ritorna nell’inferno in cui eravamo prima. Ci saranno problemi pure per molte aziende che hanno la sede centrale a Londra: banche, agenzie di pubblicità. E, credo, anche Sky».

ItaliaOggi

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