VANESSA PARADIS E LILY-ROSE: «JOHNNY DEPP È UNA PERSONA MERAVIGLIOSA»

L’ex compagna dell’attore e la figlia rispondono alle accuse di violenza mosse da Amber Heard. «Quello di cui si parla non è affatto lo stesso con cui sono stata per 14 anni», ha detto la Paradis. «Mio padre è la persona più dolce che io conosca», le ha fatto eco la primogenita. Quale sarà la verità?

johnny-deppDopo le accuse di violenze mosse da Amber Heard a Johnny Depp, l’avvocato dell’attore è passato al contrattacco, definendo la mossa di Amber come un malriuscito tentativo di attirare su di sé l’attenzione dopo il clamore suscitato dalla notizia della separazione. A dare supporto a Johnny, ci sono la figlia Lily-Rose e l’ex Vanessa Paradis, sua compagna per 14 anni.
«Mio padre è la persona più dolce che io conosca, è stato meraviglioso con me e con il mio fratello più piccolo, e chiunque lo conosca dirà la stessa cosa», ha scritto la figlia su Instagram, pubblicando una foto che la ritrae bambina, mentre muove i suoi primi passi sostenuta da papà.
Nessun dubbio nemmeno per la Paradis. «È il padre dei miei due figli, una persona sensibile, affettuosa e molto amata. Credo con tutto il cuore che queste accuse che gli vengono mosse siano oltraggiose. In tutti questi anni, da quando lo conosco, non è mai stato fisicamente violento nei miei confronti. Quello di cui si parla, non è affatto lo stesso con cui ho vissuto per 14 meravigliosi anni», ha scritto l’attrice in una lettera a Tmz.
Due difese comprensibili, dalle persone più amate. Lasciano invece perplessi le esternazioni delle fan, che in tempi in cui le violenze domestiche sono all’ordine del giorno, non ci hanno pensato due volte ad additare la Heard come interessata solo al patrimonio del (quasi) ex marito. Un uomo che negli ultimi tempi è apparso cambiato, ma fino a che punto? Certo è che in qualunque modo la si voglia interpretare questa resterà una brutta storia. Lui forse è diventato un violento, lei forse ha mentito spudoratamente. Interprete del peggior copione di sempre.

Antonella Rossi, Vanity Fair

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