Dal pianoforte alla malattia, il toccante post di Allevi: “Le mie mani tremano per i farmaci”

Nella giornata mondiale del pianoforte, il musicista parla via social della malattia che da tempo lo affligge: “Non ho mai smesso di comporre musica nella mia mente, per trasformare in note tutte le sensazioni che sto vivendo”

“Le mie mani tremano per via dei farmaci, il ritorno al pianoforte sarà lento. Non ho mai smesso di comporre musica nella mia mente, per trasformare in note tutte le sensazioni che sto vivendo”. 

Parole toccanti quelle con cui Giovanni Allevi, dopo alcune settimane di assenza dai social torna a comunicare con il suo pubblico nella giornata mondiale del pianoforte. Lo fa attraverso un tweet in cui posta anche un filmato di una sua esibizione in teatro, accolta dall’ovazione del pubblico.  

Un messaggio in cui accenna alla malattia che da tempo lo affligge. “Grazie alla Musica la sofferenza e lo sconforto acquistano un senso”, aggiunge il compositore e pianista marchigiano, 54 anni il prossimo 9 aprile, in cura per un mieloma. “Non ho mai amato la vita come in questo momento! Un abbraccio dal vostro Giovanni”, conclude. 

Giovanni Allevi aveva già affidato ai social vari messaggi di aggiornamento sulla sua salute e sulle terapie che ha dovuto affrontare. Allevi non ha mai smesso di ringraziare i suoi sostenitori per l’incoraggiamento e la vicinanza. In uno dei suoi messaggi precedenti aveva scritto: “Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, ma ce la stiamo mettendo tutta! Aspettatemi!”

La Giornata Mondiale del Pianoforte è una ricorrenza che non ha una data fissa ma si celebra l’88esimo giorno dell’anno esattamente come sono i tasti di un pianoforte professionale.

Questa ricorrenza mondiale è dovuta a molteplici ragioni. Il pianoforte è  lo strumento più completo (riesce da solo a suonare ciò che suonerebbe una intera orchestra), indispensabile a tutti i musicisti. L’uso di questo strumento non riguarda solo i pianisti ma anche i compositori, costruttori di pianoforti, accordatori, i professionisti nel trasloco di pianoforti e, soprattutto, gli ascoltatori.   

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