Glenn Close: «La sensualità non diminuisce invecchiando»

L’attrice a 71 anni sostiene: «Mi sento libera, sensuale e piena di desiderio, come sempre». E di questa stagione di premi sta diventando, cerimonia dopo cerimonia, regina

Una settantenne favolosa. Glenn Close, 71 anni, ha iniziato il 2019 nel migliore dei modi. La star americana ha vinto prima un Golden Globe come «miglior attrice» in un film drammatico, e adesso ha fatto il bis ai SAG Awards. E per il ruolo da protagonista in The Wife – Vivere nell’ombra, in cui interpreta la moglie di un premio Nobel totalmente devota alla causa, ha anche ricevuto la sua settima nomination agli Oscar. E al momento è la favorita per la cerimonia del prossimo 24 febbraio.Sorriso spontaneo, capelli cortissimi, Glenn – lasciato alle spalle il terzo divorzio (con David Show) – è in grandissima forma.Sul palco degli Screen Actor ha rincontrato anche Michael Douglas, 32 anni dopo Attrazione fatale. Ed è stato davvero bello rivederli insieme. The Wife si apre con una scena di sesso, tra lei e Jonathan Pryce, suo coetaneo. E l’attrice si è detta molto felice per la scelta, che si oppne al tabù ancora diffuso del sesso in terza età. «Uno dei più grandi falsi miti è che invecchiando si perde la sensualità», ha spiegato in un’intervista al Guardian. «Io», ha aggiunto, «Mi sento libera e creativa, sensuale e piena di desiderio, come sempre».«Ed è ironico», ha continuato, «perché continuo a pensare “quanto tempo mi resta?” Ci sono ancora tante di quelle cose che voglio fare. A volte iniziamo a sentirci a nostro agio nella nostra pelle solo più avanti, ma speriamo non così tardi da non riuscire a trarne beneficio».Glenn, tre matrimoni, una figlia (Annie Starke) e un’infinità di ruoli, ha avuto una vita piena. E poco meno di un mese fa, nel vincere il Golden Globe, ha ribadito l’importanza di non annullarsi per gli altri: «Donne, siamo madri, abbiamo i nostri figli, mariti… ma dobbiamo trovare la nostra realizzazione personale», ha dichiarato dal palco, in un discorso subito molto applaudito, «Penso a mia madre, che si è totalmente dedicata a mio padre per tutta la sua vita. A 80 anni mi ha detto “Sento di non aver fatto niente” […] Ho imparato da tutta quest’esperienza che noi donne siamo viste come allevatrici. Questo è ciò che si aspettano da noi. Ma noi dobbiamo seguire i nostri sogni. Noi dobbiamo dire “Ce la posso fare”, e dovrebbe esserci permesso di farcela».

Stefania Saltalamacchia, vanityfair.it

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