“Ho dormito con uno spacciatore quando ho conosciuto mia moglie”. Le rivelazioni di Robbie Williams

É la star indiscussa della musica pop. È un divo intramontabile, dissipato, fuori dagli schemi e capace di far emozionare il pubblico con le sue canzoni.

A 45 anni per Robbie Williams è giunto il momento di fare un bilancio della sua vita, e lo fa in un’intervista che di recente è stata pubblicata sul Mirror, in cui affronta i particolari più spinosi della sua vita. Non ha peli sulla lingua dato che racconta delle sue dipendenze da droga e alcol, del periodo in cui è stato il bello e dannato dei Take That, senza dimenticare le sue prese di petto e l’amore che ha per Ayda Field. Lei è la compagna di vita di Robbie Williams, l’unica che è stata capace di mettere in riga il celebre cantante e l’unica donna che ha permesso al suo genio di brillare nel firmamento delle star.

Sposato dal 2006, è padre di tre figli: Theodora Rose nata nel 2012, Charlton Valentine nato nel 2014 e Colette che è nata da madre surrogata nel 2008. Come rivela fra le pagine del giornale, Robbie Williams non ha segreti per sua moglie, lei sa tutto di lui, anche gli aneddoti più particolari. “La notte in cui ci siamo conosciuti, io avevo dormito con il mio spacciatore – esordisce il cantante -. Poi lui era sparito e mi ha lasciato con un sacco di droga tra le mani. E lei non si accorse di niente. Era totalmente presa da me che non si era resa conto che io avevo un grave problema con le droghe – aggiunge -. Lo avrebbe fatto in seguito. Cosa pensavo di lei? La vedevo come una pop star triste e rinchiusa in una torre di avorio, ma tra di noi è stato un vero e proprio colpo di fulmine. È come se avessi sentito una scossa elettrica”.

Una storia d’amore che è stata come un urgano per Robbie Williams ma, almeno all’inizio, le cose non sono state poi così facili. “Ho iniziato a metterla in guardia, raccontando tutte le relazioni che avevo avuto in passato. È stata Cameron Diaz che mi ha detto di andare a casa sua e fare il primo passo”, ricorda. Durante l’intervista si apre una finestra anche sulla sua numerosa famiglia, e il cantante afferma quando sia importante per lui regalare ai propri figli una buona educazione. “Ho sempre paura di crescere dei marmocchi disadattati – scherza il cantante -. Mi assicuro però che possano avere tutto quello di cui hanno bisogno. Non vogliono che diventino mai persone maleducate”.

Carlo Lanna, ilgiornale.it

Torna in alto