Da Teocoli a Proietti, Capodanno si festeggia a teatro

Da Teo Teocoli e Ale e Franz a Milano al tris di risate di Gigi Proietti, Enrico Brignano e Maurizio Battista, a Roma. Oppure un Eduardo Scarpetta con Lello Arena in Miseria e nobiltà a Napoli e i “tre moschettieri della comicità” Panariello, Conti, Pieraccioni a Firenze. Non solo in piazza o a casa con amici e famiglia. L’ultimo dell’anno si festeggia anche a teatro, con tanto di brindisi e bollicine, cenone in platea e party in palcoscenico. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere.
    MILANO – Ultimo dell’anno tra effetti speciali e risate a Milano. Per una sola serata Teo Teocoli è al Nuovo con il suo one man show, mentre al Manzoni si brinda con Ale e Franz, versione attori girovaghi alle prese con Romeo e Giulietta in “Nati sotto contraria stella” di Leo Muscato. All’Elfo Puccini si chiude l’anno con un “best seller” irreverente da vedere e rivedere: “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde nella versione di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, con buffet Wilde style e dj set. “Garden Party” al Franco Parenti con la “feroce”, scorretta e provocante compagnia francese N°8 e cena nelle sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi. Ultimo dell’anno sulle note di “Singin’ in the Rain” al Teatro Nazionale CheBanca!, con cena nell’elegante Piazza Piemonte. E, se non fosse abbastanza, c’è anche il Capodanno in dirigibile degli Arcimboldi, con l’ultima sfida acrobatica dei Sonics, lo spettacolare “Steam”, show poetico e divertente, tra performance volanti ed effetti speciali.
 ROMA – Quasi una tradizione ormai, l’ultimo dell’anno a teatro nella capitale è con Gigi Proietti e i suoi esilaranti “Cavalli di battaglia” all’Auditorium Parco della musica. Ma c’è anche Nancy Brilli, fresca di debutto in “A che servono gli uomini” di Iaia Fiastri per la regia di Lina Wertmuller, regina della lunga serata del Teatro Quirino, che dopo lo spettacolo, cena e brindisi, trasforma la sala in pista da ballo con Live Dj set dei Flabby. Cocktail d’aperitivo all’Eliseo per Luca Barbareschi e Lucrezia Lante Della Rovere in “Skylight – Il cielo sopra il letto” di David Hare, per proseguire magari con il menù speciale al ristorante del teatro. E ancora, si ride a oltranza al Palalottomatica con uno Speciale (Enrico) Brignano o all’Olimpico dove Maurizio Battista festeggia con “30 e non li dimostra”, dedicato ai suoi trent’anni di carriera, con cena e speciale dopomezzanotte. Al Salone Margherita, cena nei palchi privati con Valeria Marini prima donna eletta al Quirinale ne “La presidente” di Pier Francesco Pingitore. E ancora brindisi e bollicine alla Sala Umberto con Carlo Buccirosso e “La rottamazione di un italiano per bene” o all’Ambra Jovinelli con Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno e tutta la banda de “I soliti ignoti”, dal film di Mario Monicelli.
 TORINO – Grande cult per l’ultimo dell’anno del Carignano, con Geppy Gleijeses e Maurisa Laurito in “Così parlò Bellavista”, adattamento teatrale del romanzo, poi film, di Luciano De Crescenzo. Per loro, brindisi e panettone, come al Gobetti per Paolo Nani e i suoi ottanta minuti di comicità e commozione ne “L’arte di morire ridendo”. Un Pirandello invece per Valter Malosti all’Astra con “Il berretto a sonagli” in una messa in scena che recupera la forza espressiva e musicale del testo originario in lingua siciliana.
FIRENZE – Attesissimi, Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, i “tre moschettieri della comicità” tornano a Firenze con il loro show per quattro nuove date e uno speciale Capodanno al Mandela Forum (27-28-29 e 31 dicembre).
    Una reunion nata a vent’anni dal loro debutto insieme, che ha già fatto il giro d’Italia e sembra non fermarsi più tra aneddoti, musica e risate. Dopo aver battutto ogni record di incasso, Vincenzo Salemme debutta invece proprio il 31 al Verdi “Con tutto il cuore”, commedia in cui interpreta Ottavio Camaldoli, mite insegnante di lettere antiche, che subisce un trapianto di cuore, ma non sa che il cuore gli è stato donato era di un feroce delinquente.
VENEZIA – Tra tradizione e risate, al Goldoni torna “Don Chisciotte – Tragicommedia dell’arte” di Michele Mori e Marco Zoppello, ovvero il romanzo di Cervantes secondo due improbabili saltimbanchi, che salgono sul palco per raccontare come sono sfuggiti alla forca grazie a Don Chisciotte, Sancho Panza e soprattutto grazie al pubblico. Al Teatro Corso di Mestre, invece, è “Vernia o non Vernia”, nuovo one man show del comico Giovanni Vernia, già idolo del popolo del web, diretto da Giampiero Solari e Paola Galassi.
NAPOLI – “Miseria e nobiltà. Miseria o nobiltà? Una cosa è certa l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate”. Così Luciano Melchionna racconta la sua messa in scena di “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta, che saluta il nuovo anno al San Ferdinando. Ma c’è anche Sal Da Vinci all’Augusteo con la “Fabbrica dei sogni” in musical e tutta l’energia degli Stomp, al Bellini, che a Capodanno festeggiano 25 anni di show a Broadway. 

Daniela Giammusso, ANSA

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